In caso di intestino pigro le fibre sono sicuramente essenziali, ma il segreto è un altro: ecco come recuperare il perfetto funzionamento intestinale.
Quante volte ci siamo sentiti dire che, per un corretto funzionamento del processo intestinale, è importante assumere dosi adeguate di fibre? Tale consiglio è assolutamente benefico: le fibre aiutano infatti l’organo intestinale a processare i cibi ingeriti con maggiore velocità, e facilitano l’evacuazione degli scarti.
La sola assunzione di fibre, però, non garantisce le piene funzionalità dell’intestino: è infatti necessario integrare nella nostra alimentazione un nutriente essenziale: ecco come ottenere una routine di benessere quotidiano.
Intestino pigro, le fibre sono essenziali, ma non solo…
L’intestino, barometro della salute fisica, può ritrovarsi in situazioni di affaticamento e occlusione. I sintomi più frequenti possono essere gastrite, colite e costipazione frequente; si possono inoltre verificare infiammazioni respiratorie, sbalzi di peso e infiammazioni del tratto urinario. Se l’integrazione di fibre si rivela fondamentale per i processi intestinali, la sola assunzione non è sufficiente a garantire lo smaltimento delle scorie alimentari.
È infatti necessario bere frequentemente: l’acqua è la componente fondamentale dell’organismo, ed è coinvolta in numerosi processi metabolici. L’assunzione sistematica di acqua garantisce l’ammorbidimento delle feci prima dell’espulsione, facilitando così il processo di evacuazione. L’intestino pigro è motivo di irritabilità e spossatezza: bere a cadenza regolare è sicuramente un toccasana per questa spinosa problematica, e agevola l’eliminazione delle tossine dalle pareti intestinali.
Esistono inoltre alcuni rimedi naturali fai-da-te da mettere in atto in caso di intestino pigro: la più utilizzata coinvolge la farina di semi di kefir e lino. Facilmente reperibile in erboristeria, questo mix di semi può essere consumato con un bicchiere d’acqua, e i benefici sono immediatamente visibili. Kefir e lino, infatti, sono in grado di normalizzare in breve tempo il peso corporeo, e agevolano anche il metabolismo dei grassi consumati. I semi di lino e kefir, inoltre, abbassano notevolmente il livello di colesterolo nel sangue, scongiurando le ipotesi di ictus e infarto. I lassativi, al contrario, estendono il loro effetto solo nell’immediato: contengono infatti dei principi attivi nocivi alle pareti intestinali, e possono creare dipendenza. Sono da preferire, piuttosto, erbe come l’uva ursina, i semi di psillio e l’althea officinalis: tali sostanze sono in grado di combattere la pigrizia intestinale nel pieno rispetto della flora batterica.