Brutto colpo per Netflix, la piattaforma di streaming video che ormai spopola in tutto il mondo. La crisi è netta: la soluzione potrebbe essere durissima
Sono solo pochi anni che le piattaforme di streaming a pagamento sono entrate nelle nostre vite. Eppure, oggi come oggi pensare a un intrattenimento senza di loro sembra impossibile. Film, serie tv, documentari e anche show: le piattaforme ormai offrono un vastissimo panorama di prodotti mediali tra cui scegliere, pensati sia per adulti che per bambini.
Una tra le più usate e amate è sicuramente Netflix. Nelle ultime settimane, però, sta vivendo una delle situazioni peggiori, nessuno se lo sarebbe aspettato. Le conseguenze potrebbero essere disastrose.
L’azienda americana di streaming video ha comunicato i risultati finanziari dei primi tre mesi del 2022. Questi sono stati caratterizzati da un evento tragico, che ha portato l’azienda a prendere serie conseguenze. La guerra in Ucraina, in seguito agli attacchi Russi, ha infatti portato molte realtà industriali ed economiche a ripensare il proprio ruolo e il proprio servizio. Insieme a tante altre, Netflix ha deciso di sospendere il proprio servizio in tutto il territorio della Russia.
Questa scelta ha sicuramente fatto la sua parte nel drammatico report trimestrale presentato mercoledì 20 aprile. Questo, infatti, ha segnato un calo di 200.000 abbonati a livello mondiale: è la prima volta che succede, negli ultimi dieci anni. Secondo gli studi, sembra che il trend di calo non sia destinato ad arrestarsi, anzi: per il secondo trimestre, si parla di un calo di altri 2 milioni di utenti.
Gli studiosi hanno presentato diverse ragioni, per provare a spiegare questo calo. Innanzitutto, a inizio anno sono aumentati i prezzi dell’abbonamento: questi hanno un ruolo fondamentale nella fidelizzazione del cliente. Secondariamente, nel mercato delle piattaforme di streaming video oggi c’è una competizione come mai prima d’ora: Prime Video, Infinity, Sky, Raiplay e chi più ne ha, più ne metta.
Uno dei fattori principali, però, sembra essere la condivisione della password. Netflix, infatti, comunica che 100 milioni di famiglie accedono alla piattaforma con password condivise. Questo rende quindi più difficile l’aumento delle sottoscrizioni. Se, da un lato, si parla di una chiusura della piattaforma, dall’altro sono presentate altre soluzioni più innovative. Sembra che l’azienda stia pensando a una forma di abbonamento più economica, che preveda anche le pubblicità. In questo modo favorirebbe tutti coloro i quali non si abbonano a causa del costo.
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