Dieta dell’insalata, fa bene? Occhio perché ha effetti collaterali molto seri

La prova costume è quasi alle porte, e l’insalata può rivelarsi un alimento prezioso per la dieta. Attenzione però: ci sono anche effetti indesiderati!

insalata
insalata (fonte pixabay)

Aprile è alle porte, le giornate si allungano e la temperatura si fa più mite. È tempo di mettere in cantiere progetti per le nostre vacanze e, perché no, indugiare sulle fantasticherie circa quel bel costume che abbiamo visto online. L’organismo si sta preparando alla bella stagione, e spesso possiamo avere la tentazione di rimetterci in forma in fretta dopo le abbuffate natalizie.

L’insalata è certamente uno degli ortaggi più preziosi, se integrato correttamente in una dieta, e favorisce un importante apporto di acqua, fibre e vitamine. In alcuni casi, però, l’eccessivo consumo può rivelarsi addirittura dannoso per la nostra salute: vediamo in quali.

Insalata: pro e contro dell’ortaggio per antonomasia

ortaggi
ortaggi (fonte pixabay)

Un consumo regolare di insalata garantisce certamente una corretta integrazione di fibre e delle vitamine (nella maggior parte delle varietà) A, C, E e K. Il suo modestissimo apporto calorico ne permette il consumo pressoché illimitato, garantendo così la sensazione di sazietà post-pasto.

Sono proprio i suoi punti di forza, però, a renderla talvolta avversa all’organismo: spesso, dopo un bel piatto di insalata, può capitare di sentirsi ingiustificatamente gonfi e fuori fase: come mai? L’eccesso di fibre può provocare una sensazione di gonfiore, oltre che favorire l’insorgere di dissenteria e dolori intestinali molto fastidiosi. Le scorie di verdura non digerite possono infatti dare origine a un processo di iper-fermentazione: i batteri della flora intestinale in questi casi producono una quantità maggiore di gas. In tali episodi, non è raro l’insorgere di dolori e distensione addominale. Le fibre, inoltre, favoriscono il richiamo di acqua, che dalla mucosa filtra nel lume intestinale, provocando così episodi diarroici. Gli ortaggi, infine, contengono notoriamente la cellulosa, una fibra altamente insolubile, che può provocare spiacevoli episodi di colite.

La dieta dell’insalata è un regime dimagrante in cui si possono alternare varie qualità di quest’ortaggio ad altre verdure, magari ad alta digeribilità, come zucchine, patate, carote e finocchi. Le qualità di insalata più digeribili in assoluto sono la lattuga, la scarola e il lattughino. Quest’ultimo, in particolare, è un alleato prezioso per il dimagrimento: contiene parecchie vitamine, fibre e sali minerali, che agevolano quindi le funzioni dell’apparato intestinale. E’ inoltre ricco di sostanze depurative, drenanti e antiossidanti, e la sua preparazione è pratica, veloce e ad alta resa.

In sostanza: insalata sì o insalata no? Come sempre, è il nostro organismo a fornirci le risposte: se ravvisate i sintomi succitati, cercate di bilanciarne il consumo!

 

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