Ritorna una delle manovre economiche più apprezzate dalla popolazione. Il cashback sarà di nuovo possibile e sarà davvero facile ottenerlo
Le detrazioni fiscali sono uno degli strumenti preferiti dal governo per ridurre l’ammontare di imposte, tasse e spese famigliari. Ad oggi, in Italia, le famiglie devono affrontare spese non indifferenti e la vita si fa sempre più complessa anche sul fronte economico. Proprio per agevolare le spese, nel primo semestre del 2021 l’Italia ha proposto il cashback di stato, che favoriva un rimborso del 10% su acquisti fatti con pagamenti elettronici nei negozi fisici.
Se nella seconda metà del 2021 questa manovra è stata sospesa, nel 2022 si prevede un suo grande ritorno in una modalità ancora più facilitata.
Cashback fiscale: basterà un cellulare
Sono molte le spese che possono essere detratte con il cashback: quelle sanitarie, quelle veterinarie, gli sport dei figli o addirittura gli interessi sui mutui. Nella seconda parte del 2021, però, questa forma di detrazione fiscale è stata sospesa ma sta per fare il suo ritorno. Il governo sta infatti lavorando a una riforma del fisco che preveda proprio il rientro in vigore del cashback fiscale in una nuova formula, semplificata.
Il rimborso, secondo la riforma che stanno approvando proprio in questi giorni, si applicherebbe come l’anno scorso solamente ai pagamenti elettronici. Si tratta di un’operazione del tutto facoltativa. Chi desidererà effettuare il cashback, dovrà comunicarlo al momento del pagamento. Il fornitore del servizio, infatti, si arrogherà il compito di segnalare quali spese siano da rimborsare sul conto corrente dell’utente. Dopo la segnalazione, il rimborso verrà semplicemente notificato sull’applicazione Io e, successivamente, accreditato. L’idea, ancora da puntualizzare, è quella di attribuire a ogni cittadino un codice univoco da presentare al momento del pagamento. Dopo averlo scansionato, partirà la procedura automatica di rimborso.
Il vantaggio di questa formula sarebbe innanzitutto quello dell‘immediatezza del rimborso. Prima, infatti, si dovevano conservare gli scontrini per presentarli alla dichiarazione dei redditi: questa operazione non sarebbe più necessaria. In secondo luogo, questa manovra spinge chiunque ad adottare sempre di più i pagamenti digitali, più veloci e anche più efficaci nel contrasto all’evasione fiscale.
Un altro lato positivo di questo cashback fiscale, poi, riguarda anche tutti coloro i quali hanno un reddito così basso da non presentare alcuna dichiarazione dei redditi. In questo modo, anche loro potranno beneficiare del rimborso delle spese digitali, semplicemente grazie all’applicazione Io.