lo iodio fa davvero così bene? Sbagliato! Fai attenzione a questi casi

Lo iodio: alleato della tiroide e di un corretto processo metabolico. Attenzione, però: non sempre apporta benefici!

iodio
iodio (fonte pixabay)

Una dieta varia e bilanciata è il primo step verso uno stile di vita sano e all’insegna del benessere. Lo iodio, prezioso minerale essenziale, è un alleato prezioso, che contribuisce al corretto funzionamento della tiroide. Svolge inoltre un’efficace azione antiossidante, atta a rinforzare la protezione cardiovascolare del nostro organismo.

Attenzione, però: come ogni alimento ed integratore, un sovradosaggio, o utilizzo improprio di iodio potrebbe provocare effetti indesiderati. Vediamo quali.

Iodio, quando non utilizzarlo

gravidanza
gravidanza (fonte pixabay)

Le principali fonte di iodio sono, ad esempio, i prodotti ittici. Il pesce, infatti, è ricchissimo di questo elemento, così come le meno utilizzate alghe. E’ contenuto inoltre in alcuni ortaggi, purché provenienti da terreni ricchi di iodio, come ad esempio patate, asparagi e la lattuga di mare. L’uso del sale iodato permette di regolare i livelli di tale minerale nell’organismo, se dosato con criterio. Una carenza di iodio, infatti, può contribuire allo sviluppo di disturbi come ipotiroidismo, aumenti incontrollati di peso, depressione e bassa temperatura basale. In età adulta, può anche favorire l’insorgere di una calvizie precoce, stanchezza ed astenia.

Ovviamente, anche un consumo smodato di iodio può apportare gravi deficit al nostro organismo. Un’apporto eccessivo può infatti favorire i disagi legati all’ipertiroidismo, gozzo e autoimmunità tiroidea. I soggetti più a rischio sono coloro a cui è stata diagnosticata in precedenza una importante disfunzione tiroidea, nonché i reduci da una passata carenza di iodio. In tali casistiche, la tossicità da eccesso di iodio può essere spesso lieve e transitoria, ma esiste la possibilità di un improvviso aggravamento delle condizioni di salute.

Altri sintomi legati all’eccesso di iodio possono essere: tremori alle mani, eccessiva sudorazione, sete, minzione frequente e insonnia notturna. In particolare, le donne in gravidanza devono valutare attentamente le dosi di iodio da integrare nella dieta. Un uso smodato, infatti potrebbe favorire l’insorgere di aborti spontanei, oltre che parti prematuri.

Come ogni oligoelemento, anche lo iodio dev’essere correttamente integrato nelle nostre abitudini alimentari: come vale per qualsiasi integratore, bisogna trovare il giusto bilanciamento. Solo così il rapporto rischi/benefici risulterà sempre e solo a nostro favore!

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