Salmone affumicato o in scatola? Fai molta attenzione, può diventare pericoloso

È un alimento amatissimo, consumato da tutti sia crudo che cotto. Attenzione, però, al salmone: in alcuni casi è pericoloso

Salmone crudo
Salmone crudo (Pixabay)

Crudo, cotto, nel sushi o in un gustoso trancio fatto alla piastra con un po’ di limone… Il salmone è un pesce molto gustoso e amato sia dai grandi che dai bambini per il suo sapore avvolgente e non eccessivo. Oggi va molto alla moda nel sushi, crudo, ma esiste anche in altre versioni come affumicato a fette o in scatola, in pratiche lattine che lo conservano già cotto.

Bisogna fare attenzione, però, a un suo consumo eccessivo: il salmone crudo o cotto può portare dei problemi al nostro corpo. Ecco quindi tutti i segreti di questo pesce e alimento amatissimo: scoprite come consumarlo e quando è meglio evitarlo.

Salmone crudo affumicato o già cotto in scatola: ecco cosa può succedere

Salmone
Salmone (Pixabay)

Una delle forme in cui è più facile trovare e consumare il salmone è il trancio fresco, che viene solitamente cotto sulla piastra per conferirgli il classico sapore leggero e avvolgente. Il salmone, però, si può trovare anche crudo a fette, una forma che consente di usarlo in molte ricette sfiziose come su crostini e craker per uno sfizioso aperitivo con gli amici. Questo è spesso affumicato, procedura che gli conferisce un sapore più netto e deciso.

Il salmone affumicato, però, ha un problema e si chiama Listeria monocytogenesis, cioè un batterio che causa la listeriosi, una malattia grave soprattutto per bambini, persone immunodepresse, anziani e donne incinte. Questo batterio può essere presente nel pesce crudo conservato in salamoia o affumicato e sopravvive alle temperature rigide del frigorifero. Si inattiva a 70° C, cioè con la cottura o la affumicatura, che deve essere però appositamente fatta a temperature elevate. Per questo motivo, è meglio scegliere confezioni di salmone crudo che riportino la dicitura “affumicato a caldo”, per una sicurezza maggiore.

Un’altra forma in cui si può spesso trovare il salmone è quella in scatola, comodissima per dei pranzi veloci e sani. Questo è spesso precotto e questa procedura garantisce una maggiore sicurezza del pesce stesso. Un altro problema che può causare il pesce crudo, infatti, riguarda il parassita Anisakis, una larva presente anche nel tonno e nel merluzzo. Vive negli organi del pesce e si può facilmente disattivare attraverso una precottura del salmone di almeno 10 minuti a 60°C, come fanno le grandi aziende, o con il congelamento di 24 ore a -20 °C.

 

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