Il conduttore di Avanti un Altro fa una proposta indecente. Così cambierebbe tutto, ma Paolo Bonolis ha le idee chiare: serve aria nuova
Il Festival di Sanremo è alle porte. La terza edizione condotta da Amadeus vivrà ancora alcune restrizioni causate dal Covid-19 ma, a differenza dell’anno scorso, godrà del pubblico in sala. Un elemento importante, quello, per la riuscita emotiva dell’evento. Paolo Bonolis, però, non la pensa così e dice la sua sul Festival della canzone italiana. E non sono parole proprio felici.
Paolo Bonolis su Sanremo: “Troppo italiano…”
E’ uno dei conduttori più amati dal pubblico italiano, Paolo Bonolis. La sua ironia spontanea, mai banale, è capace di far divertire persone di tutte le età. Nel palmarés delle sue trasmissioni si contano un’infinità di programmi, destinati ai pubblici più diversi. A partire dalla TV per ragazzi, si passa a programmi di intrattenimento in prima serata come Avanti un Altro fino ad arrivare a due Festival di Sanremo.
A riguardo proprio di questo evento, la cui settantaduesima edizione sta per iniziare, Bonolis ha detto la sua opinione. Secondo il conduttore di Mediaset, il Festival ha bisogno di un profondo rinnovamento. Lui lo attuerebbe a partire dal teatro: “L’Ariston è un bellissimo teatro, ma ha esaurito la sua funzione espressiva“. Se gli fosse concessa la conduzione di una terza edizione, Bonolis la svolgerebbe all’aperto: sarebbe una novità incredibile, che segnerebbe un prima e un dopo per l’evento musicale più atteso da tutta Italia.
Secondo Paolo Bonolis, il Festival ha perso di attrattiva anche a causa dell’assenza di concorrenza. Nei giorni dedicati, infatti, Mediaset non propone alcuna alternativa forte e questo, secondo il conduttore, ha portato Sanremo a essere svantaggiato. “Meriterebbe di essere eventizzato“, ha commentato Bonolis, “con qualcosa che lo spettatore italiano non ha modo di vedere nell’arco della stagione tv“.
E’ facile capire cosa intende, se si pensa che nei suoi due Sanremo Bonolis ospitò (tra gli altri) Mike Tyson, Will Smith e Hugh Grant. Insomma, il conduttore sembra avere le idee chiare per una sua ipotetica futura terza conduzione della kèrmesse. Ora tutto è nelle mani di Amadeus e poi si vedrà: chissà che la regia accolga gli spunti di Bonolis e renda più internazionale il Festival.