Bonus bancomat, gli incentivi alle imprese che usano il Pos

Bonus bancomat, c’è una nuova misura del governo che punta ancora alla diminuzione della moneta contante: che cos’è

L’attuale governo prosegue sulla linea dei precedenti e in particolare del Conte II che punta all’incentivo dei pagamenti digitali e tracciabili nella lotta all’evasione fiscale.

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L’esecutivo guidato da Mario Draghi ha eliminato il cashback che aveva anche scatenato delle polemiche, ma ha mantenuto alcuni provvedimenti come la Lotteria degli scontrini. Con il decreto legge 99 del 30 giugno 2021 sono previste egevolazioni per le attività commerciali che utilizzano maggiormente i pagamenti tracciabili.

La misura riguarda “gli esercenti attività di impresa, arte o professioni che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizio nei confronti di consumatori finali”, a loro è destinato un beneficio parametrato al costo di acquisto, noleggio o utilizzo di Pos ma anche di altri stumenti che consentono il pagamento digitale.

Per chi sostiene le commissioni con il Pos, c’è la possibilità di ottenere il rimborso al 100% sotto forma di credito d’imposta. Sono previsti tre finestri di crediti per le commissioni, l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di Pos per le spese sostenute tra il 1 luglio 2021 e il prossimo 30 giugno.

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Bonus bancomat, cosa prevede

Per l’acquisto del Pos, il credito ha un tetto massimo di 160 euro. Se i ricavi e i compensi del periodo d’imposta hanno un ammontare che non supera i 200mila euro, è del 70% l’importo massimo di cui si può usufruire.

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Scende al 40% se i ricavi e i compensi sono in una fascia tra 200mila e un milione di euro, al 10% invece se si arriva a 5 milioni di euro. Le spese per l’acquisto, il noleggio e l’utilizzo dei cosiddetti Pos smart, il credito d’imposta può arrivare a 320 euro.

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