Annibale Giannarelli, voce di “Lo chiamavano Trinità”

Annibale Giannarelli è diventato famoso per quel brano e oggi è in gara per accedere alla finale di The Voice senior

Quando Mina e Pippino di Capri si sono esibiti a Sydney, lui era lì ma non come semplice spettatori bensì per aprire i loro concetti. Nato in Italia, Annibale Giannarelli ha trovato le prime fortune in ambito musicale in Australia dove si trasferì la famiglia.

Annibale Giannarelli
Annibale Giannarelli (foto Facebook)

Oggi concorre a The Voice Senior. Classe 1948, ha cominciato la carriera prestissimo, a 15 anni. Erano i primi Sessanta quando ha colcarto i palchi e da allora strada ne ha fatta, esibendosi in Italia e nel paese che l’ha accolto e l’ha visto crescere.

Il suo genere non è catalogabile sotto un’unica voce. Alla tastiera e alla fisarmonica ha intonato pezzi della musica tradizionale pop italiana ma si è lanciato anche nel jazz e in brani dal sapore più classico.

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Annibale Giannarelli in semifinale di The Voice Senior: il brano che l’ha reso famoso

La vera popolarità l’ha raggiunta grazie all’interpretazione di Trinity del film Lo chiamavano Trinità, musicata da Franco Micalizzi e scritta dal cantautore britannico Lally Stottdi, uno dei più conosciuti della coppia Terence Hill e Bud Spencer. Successivamente il brano è entrato a far parte della colonna sorona del film Django Unchained.

Si è fatto conoscere anche con un altro nome, Giampiero Muratti, pseudonimo utilizzato nel 1971 quando ha collaborato con I Cugini di Campagna.

Quelli erano i migliori anni della sua attività. Nel 1972 ha pubblicato il 33 Giri È solo un’impressione di… Annibale. Già precedentemente, nel ’69’, ci fu il 45 giri Il campione e Amen Rock del ’70, lo stesso anno di Dove sei, dove sei.

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Dallo scorso anno si è trasferito a Sassalbo, in provincia di Massa Carrara, così da potersi dedicare anche alla trasmissione della Rai e ora è giunto in semifinale.

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