Domenica 9 gennaio in prima serata Correre per ricominciare su Raiuno: basato su una storia vera oppure finzione? Ecco la risposta.
Va in onda domenica 9 gennaio su Raiuno, il film Correre per ricominciare, pellicola di Alex Kendrick che racconta la storia di Hannah Scott, una corridore di fondo del liceo che scopre la sua fede nel mezzo di alcune serie sfide della vita. Ma cosa c’è di vero dietro a questo film che ha avuto giudizi altalenanti.
La prima volta che incontriamo Hannah (Aryn Wright-Thompson), ruba un paio di cuffie incustodite su un campo da basket pubblico. I piccoli furti sono solo una delle sfide che deve affrontare Hannah, che ha vissuto la maggior parte della sua vita con sua nonna Barbara (Denise Armstrong), cambiando scuola più volte lungo il percorso di studi.
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“Correre per ricominciare” si concentra sulla relazione in evoluzione tra Hannah e suo padre – che è egli stesso era un corridore di fondo – e il film si basa sugli sforzi di Hannah per competere nei campionati statali di fondo. Quello che in molti si chiedono se questo film sia tratto da vicende reali.
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Cosa sapere sul film Correre per ricominciare, in onda su Raiuno
Lungo la strada, il film di Kendrick esplora la sfida di perdonare gli altri e si concentra sulla scoperta della sua fede da parte di Hannah mentre cerca di riconciliare il suo passato. Senza dubbio, la pellicola condivide un messaggio importante e riconoscibile, e ci sono alcuni momenti molto dolci nel corso del film.
Cameron Arnett, papà scomparso della protagonista, in particolare fa un ottimo lavoro nei panni del genitore, il quale è stato ostacolato da disturbi fisici e psicologici. Ma va anche detto che questo film non arriva in maniera immediata e tanti sono i difetti che soprattutto la critica vi ha individuato.
Ci sono anche alcuni passi falsi con la sceneggiatura, come una scena iniziale tra l’allenatore e sua moglie che sembra troppo pesante. In sostanza “Correre per ricominciare” è un film il cui significato è sicuramente importante, ma che pecca di alcuni difetti che hanno reso la pellicola certamente non un capolavoro e anzi i giudizi della critica sono appena sufficienti.