Il fratello di Calissano racconta che Paolo aveva molti progetti per la sua vita e non aveva intenzioni suicide. Roberto Calissano dell’attore pensa che ad ucciderlo sia stato un mix di farmaci sbagliato. Era noto però che Paolo era depresso e che combatteva ogni giorno per vivere la sua vita, ma nonostante ciò non si sarebbe mai spinto a compiere un gesto estremo.
Anche Fabiola, l’ex fidanzata dell’attore che l’ha trovato senza vita nel suo appartamento, è ancora sconvolta per l’accaduto, ma pensa che non sia stato un gesto volontario. Già dalla vigilia di Natale l’uomo non ha risposto alle telefonate dei suoi cari, e il fratello ha affermato che “come tutte le persone sofferenti pativa molto le feste“.
POTREBBE INTERESSARTI: Covid, Cassano ricoverato al San Martino di Genova: le sue condizioni
L’uomo ricorda che era stato invitato anche al pranzo natalizio, ma lui aveva declinato. Il fratello lo ricorda come un “sognatore e un creativo”. Poi riconduce la sua sofferenza al suo lavoro, affermando che non lo volevano più come attore. Roberto però afferma che suo fratello non si è mai scoraggiato e provato la strada da autore e sceneggiatore. Anche questa però non è andata a buon fine.
I produttori non hanno mai accettato il suo materiale e Calissano allora è caduto in un periodo nero causato dall’impotenza di non avere in mano la sua situazione professionale. Roberto Clissano però si scaglia contro i dottori che gli hanno prescritto tutti quei medicinali che riempivano gli scaffali del fratello.
POTREBBE INTERESSARTI: Tragedia a Philadelphia, incendio uccide 13 persone, 7 sono bambini
Il fratello poi esclude che fosse ancora dipendente dalla droga, in particolare dalla cocaina, che aveva rovinato la vita dell’attore e stroncato la sua carriera. Roberto afferma che ormai era un capitolo concluso, e che aveva definitivamente il problema alle spalle dopo le cure ricevute nella clinica in Svizzera.