Morte Pino Daniele, ecco cosa è successo la notte del suo decesso

Alle 22.45 di domenica 4 gennaio 2015 veniva dichiarata ufficialmente la morte del cantautore napoletano Pino Daniele. Ecco sappiamo di quella drammatica sera

Pino Daniele soffriva da anni di una grave patologia cardiaca, patologia per la quale aveva subito l’impianto di un bypass

Morte Pino Daniele

La sera di domenica 4 gennaio 2015 moriva a Roma, all’Ospedale Sant’Eugenio, il grande cantautore napoletano Pino Daniele. Finiva, in maniera tragica, la sua parabola terrena, mentre quella artistica veniva consegnata definitivamente alla leggenda.

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Sono i numeri a parlare. Basti pensare che due giorni dopo il suo decesso, il 6 gennaio 2015, oltre centomila persone si riunirono, in maniera spontanea, a Piazza Plebiscito, il cuore di Napoli, per rendergli omaggio. Per non tacere dei milioni di copie, fisiche e virtuali, dei dischi pubblicati dal 1977 al 2012 che ancora oggi vengono acquistate.

Morte di Pino Daniele, cosa è successo la notte del 4 gennaio 2015

Ma cosa è successo davvero la sera dalle morte di Pino Daniele? Ad oggi non esiste una verità giudiziaria anche se è in corso una “guerra” mediatica e purtroppo legale tra la ex moglie dell’artista, la signora Fabiola Sciabbarrasi e l’ultima compagna la signora Amanda Bonini.

Partiamo dal certificato di morte che recita, senza mezzi termini, che Pino Daniele è deceduto per uno shock cardiogeno, un infarto, intervenuto su un soggetto già coronaropatico, affetto da cardiomiopatia dilatativa successiva ad ischemia e portatore di by-pass.

Un quadro clinico complesso che aveva portato Pino Daniele lontano dalla scene per un lungo periodo e ad essere sottoposto a costanti controlli da parte del dottor Achille Gaspardone suo medico di fiducia e primario di cardiologia all’Ospedale Sant’Eugenio di Roma.

Il cantante la sera di domenica 4 gennaio 2015 decide di mangiare una pizza con la compagna ma, mentre sta per uscire di casa, si sente male. Viene immediatamente contattato il 118 della Regione Toscana ed una ambulanza inviata dall’Ospedale di Grosseto arriva nell’arco di pochi minuti alle porte della sua villa situata nelle campagne di Magliano in Toscana centro di 3000 abitanti a 32 km dal capoluogo.

E qui, secondo la perizia ufficiale del Tribunale di Roma, viene commesso il tragico errore di scegliere di non andare all’Ospedale di Grosseto ma di correre verso il Sant’Eugenio di Roma distante 161 chilometri.

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Il resto è cronaca. Durante il tragitto Pino Daniele ha altri due crisi cardiache, viene tenuto seduto anzichè sdraiato, fattore che aumenta le difficoltà del cuore. L’artista arriva al Sant’Eugenio, dove peralto il suo medico di fiducia non è in turno, alle 22:00. Dopo diversi tentativi di rianimazione alle 22.45 del 4 gennaio 2015 arriva la morte.

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