Il Marchese del Grillo, quarant’anni fa l’Italia rideva e rifletteva con il film del personaggio di Alberto Sordi: l’associazione lo ricorda
Il Marchese del Grillo è un cult del cinema italiano e l’omonima associazione di Fabriano ha omaggiato il personaggio con un vino. Del resto Gasparino ‘er carbonaro, il sosia del marchese che per tale somiglianza si trova a restare vittima di uno scherzo del nobile romano (ma a usufruirne anche dei benefici) non disdegna alzare il gomito.
Qualche settimana fa, in occasione dei 40 anni dell’uscita del film, il presidente dell’omonima associazione Fabio Bianchi e il segretario Mario D’Alesio hanno svelato il primo prodotto che si ispira alla pellicola, un selezionato Verdicchio spumantizzato metodo Charmat chiamato proprio Gasperino.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Sabrina Salerno: “Devo fermarmi…”, le sue foto incendiano i fan
Il Marchese del Grillo, le curiosità sul film
Nella serata di Fabriano dello scorso 19 dicembre era stato mostrato anche l’abito originale indossato da Alberto Sordi per le riprese su gentule concessione dalla storica sartoria Peruzzi di Roma che dal 1815 realizza (e conserva) abiti per teatroe cinema.
Perché ebbe tanto successo? Il film è di Mario Monicelli e già questo basterebbe a spiegare il trionfo al botteghino. Da considerare che Sordi era al culmine della carriera e nell’Italia che si stava lasciando lentamente alle spalle gli anni di piombo, c’era bisogno di ridere, anche se quello della pellicola è un riso riflessivo.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Canon dice addio alle reflex: punta tutto sulle mirrorless
Ambientato nel 1809 vinse il David di Donatello e il Festival di Berlino oltre a diventare negli anni un cult assoluto. La colonna sonora fu firmata da un giovane Nicola Piovani. Doveva esserci un ruolo anche per Gigi Proietti e in realtà un marchese con quel nome è esistito davvero. Queste sono solo alcune delle curiosità sul film.