Vita di Pi, scopriamo trama e curiosità del film di Ang Lee tratto dall’omonimo romanzo di Yann Martel: è ispirato a una storia vera o si tratta solo di fantasia?
Quattro premi Oscar, un Golden Globe e due BAFTA. Il film Vita di Pi, diretto nel 2012 da Ang Lee, ha avuto un enorme successo sia di critica che di pubblico, incassando oltre 600 milioni di dollari a fronte di un budget di 120 milioni.
L’acclamata pellicola è un adattamento cinematografico dell’omonimo best seller di Yann Martel. Il protagonista è Molitor Patel, chiamato semplicemente Pi, il quale attraverso una serie di flashback racconta la sua incredibile storia personale a uno scrittore in cerca di uno spunto per un romanzo.
Figlio di un proprietario di uno zoo in India, Pi è cresciuto sviluppando un animo sensibile, in netto contrasto con la razionalità del padre. A causa delle difficoltà economiche, la sua famiglia prende la decisione di trasferirsi con una nave mercantile in Canada, in modo tale da vendere tutti gli animali e racimolare qualche soldo.
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La traversata si rivela tuttavia un incubo: a causa di un’imponente tempesta la nave va incontro a un naufragio, sprofondando nella Fossa delle Marianne. A differenza della sua famiglia, il ragazzo riesce a trovare salvezza a bordo di una piccola scialuppa, su cui però si rifugiano anche alcuni animali usciti dalle gabbie.
Tra questi una temibile tigre del Bengala, Richard Parker, con la quale condividerà un epico viaggio ai limiti della sopravvivenza nell’Oceano Pacifico, arrivando ad instaurare un profondo e improbabile legame. Il finale del film lascia aperte a due possibili interpretazioni: una più razionale e una più metaforica e spirituale.
Come spiegato da Yann Martel, sta a ciascuno di noi decidere a cosa credere. “Quella di Pi e Richard Parker è una storia che parla di una scelta esistenziale. Come vivi la tua vita? Sei pilotato dai categorici editti del raziocinio o aperto a possibilità più prodigiose?”.
Vita di Pi, alcune curiosità sul film: è ispirato a una storia vera?
In tanti si chiedono se la storia di Pi sia ispirata a una vicenda realmente accaduta. La verità è che è totalmente frutto della fantasia di Martel. Lo scrittore sviluppò l’idea dopo aver letto “Max and the Cats” di Moacyr Scliar.
La novella racconta le vicende di un giovane che, costretto a fuggire dai nazisti per salvarsi la vita, finisce su una nave che poi affonda, ritrovandosi intrappolato su un gommone con uno degli animali di uno zoo ingabbiati nella stiva.
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Pur essendo Vita di Pi una storia totalmente inventata, Ang Lee ha voluto dare al sul film il maggior realismo possibile. Così si è servito della consulenza di Steven Callahan, che nel 1981 in seguito a un naufragio sopravvisse per più di 70 giorni alla deriva su una zattera di salvataggio. “Vorrei rendere l’oceano un vero personaggio”, gli aveva detto il regista.
Per trovare l’attore protagonista del film, Ang Lee ha fatto provini a migliaia di ragazzi. Alla fine ha scelto Suraj Sharma, al tempo uno studente 17enne senza alcuna esperienza passata. Il regista sarebbe stato colpito dalla sua spontaneità e personalità.
Il giovane per entrare nella parte ha dovuto imparare a nuotare, sottoponendosi a un pesante allentamento fisico. Inoltre ha dovuto seguire una dieta ferrea aumentando prima il suo peso di oltre 10 kg, per poi ridurlo progressivamente man mano che le riprese andavano avanti.
Ovviamente non si è mai trovato a recitare a fianco una vera tigre. La maggior parte delle scene nella scialuppa con Richard Parker, come quelle con tanti altri animali, sono state realizzate grazie agli straordinari effetti speciali: gli accurati movimenti sono stati comunque “disegnati” facendo ricorso a esemplari in carne e ossa.