Revenge porn, nuovo triste episodio: questa volta riguarda una minorenne salvata dal genitore che ha denunciato l’accaduto
Aveva creduto a chi non meritava la fiducia, era stata manipolata e costretta a inviare sempre più materiali dal contenuto pedopornografico.
Ha per fortuna però un lieto fine la vicenda accaduta nel Torinese con un uomo che è stato individuato e denunciato. Tutto è cominciato quando la ragazzina ha conosciuto via social una persona che credeva fosse suo coetaneo.
Il “fidanzato” era però solo virtuale perché non l’ha mai conosciuto dal vivo. In realtà si trattava di una persona adulta che era riuscita a convincere la minore a farsi mandare foto dal contenuto intimo.
Dopo aver ricevuto i primi materiali sono cominciati i ricatti: l’uomo chiedeva alla ragazza di inviarne sempre di più se non voleva che i file già inviati venissero pubblicati.
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Revenge porn, ragazza constretta a inviare materiali intimo
Per fortuna c’è stato il provvidenziale intervento del padre. Il genitore ha controllato l’account social della figlia e ha scopeto tutto. Sono però stati inutili i tentativi di provare a far ragionare la persona che si è trovato dall’altra parte.
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Ha così deciso di denunciare tutto al commissariato di Rivoli. La polizia ha lavorato con la Procura dei Minori di Torino ed è riuscita a scoprire l’idendità dell’uomo, adesso denunciato. Non è stato però semplice ma “complesso – fa sapere la Questura di Torino – perché la rete informatica è “fitta e costellata di barriere giuridiche fatte di ‘account’ e ‘file log'”.