Precipita da un ponteggio: incidente sul lavoro mortale per Piero Perruzza

Roma. Piero Perruzza ha perso la vita a 52 anni dopo essere precipitato da un ponteggio martedì mattina. Perruzza è la 38esima vittima degli incidenti mortali sul lavoro dall’inizio di quest’anno.

Piero Perruzza è il 38esimo lavoratore ad aver perso la vita a causa di un incidente sul posto di lavoro: l’uomo è morto a 52 anni precipitando da un ponteggio installato in via Merulana 177, a Roma.

Polizia
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Perruzza è caduto da un’altezza di 20 metri, morendo sul colpo. I soccorsi, una volta arrivati, si sono potuti limitare solamente a constatare la morte dell’uomo, senza poter fare niente.

Piero Perruzza è la 38esima vittima degli incidenti sul lavoro: “Una strage silenziosa”

Nicola Capobianco, segretario generale della Filca Cisl di Roma, ha commentato l’accaduto definendo l’ennesimo caso di incidente mortale sul lavoro come “una strage silenziosa”. “Era dal 2009 che non si raggiungeva un numero così alto” ha dichiarato Capobianco, in base a quanto riportato da RomaToday.

Incidente sul lavoro
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Dopo la morte di Perruzza, i sindacati hanno ricominciato a chiedere che vengano applicate alcune misure, già proposte in passato. Tra queste, la patente a punti per le imprese, l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro ed il rafforzamento del coordinamento degli enti che si occupano delle attività di prevenzione e controllo nei posti di lavoro.

Fillea Cgil di Roma e Lazio ha avanzato la proposta di un incontro in Prefettura, insieme al sindacalista della Filca. “Negli ultimi mesi del 2021 il rilancio del settore edile (…) sta diventando sinonimo di infortuni e incidenti mortali” ha spiegato Benedetto Truppa, segretario generale.

Ciò che vorrebbero i rappresentanti dei sindacati è un cambiamento che porti ad “occupazione stabile, sicura e lavoro di qualità”, per cui si crei un maggiore controllo in tema di sicurezza sul lavoro, che sembra essersi fermata a cinquant’anni fa.

Truppa, inoltre, ha affermato che “chi lavora nel settore edile deve avere un contratto edile” ma questo, in troppi casi, non accade. Molte aziende, infatti, fanno ricorso a contratti di altri settori e in questo modo il personale non ha la possibilità di ottenere le tutele necessarie e la formazione adatta.

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