Un grave lutto scuote il Sudafrica ed il mondo intero, la morte dell’Arcivescovo anglicano Desmond Tutu, uno dei protagonisti della fine dell’apartheid
L’ex Primate della Chiesa anglicana dell’Africa Meridionale aveva 90 anni ed era da tempo malato di cancro alla prostata
Un triste notizia scuote le cronache della mattina del giorno di Santo Stefano, la morte, all’età di 90 anni, di Desmond Mpilo Tutu.
Parliamo dell’Arcivescovo sudafricano, di rito anglicano, Premio Nobel per la Pace nel 1984 che, oltre alle opere religiose ed umanitarie, lascia la sua impronta nella Storia come uno dei protagonisti principali della fine dell’apertheid.
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L’apertheid era l’odioso meccanismo di segregazione razziale sui diritti civili ed economici vigente in Sudafrica ed imposto dalla minoranza di cittadini bianca agli indigeni neri.
Il meccanismo, nato ufficialmente nel 1948 e chiuso formalmente nel 1991, ha assunto negli anni un risvolto sempre più odioso e violento diventando il motivo scatenante della lotta di Nelson Mandela.
La morte di Desmond Tutu
Al cui fianco, nel tempo, si schiera apertamente Desmond Tutu al tempo Primate della Chiesa anglicana di Città del Capo. Tutu inizia a prendere posizione al fianco di Mandela dopo il massacro del Ghetto di Soweto del 1976 e da allora, per 15 anni e fino alla liberazione del capo dell’African National Congress, si espone con sempre maggiore forza fino alla fine della segregazione.
Ma il suo ruolo non si esaurisce qui. Quando il 27 aprile 1994 Nelson Mandela viene eletto presidente del Sudafrica l’Arcivescovo viene chiamato alla guida della TRC la Commissione Nazionale per la Verità e la Riconciliazione. Uno strumento con poteri di indagine che ha il compito di far emergere quanto accaduto nella nazione dal 1948 al 1991.
La commissione guidata da Desmond Tutu porta a galla gran parte della verità sulle atrocità commesse durante il regime di apartheid. Al termine del lavoro furono perdonati e riabilitati solo coloro che ammisero le atrocità commesse mentre in parallelo furono comminate diverse condanne.
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Successivamente a questa operazione di riconciliazione nazionale Desmond Tutu viene nominato Primate di tutta la Chiesa Anglicana dell’Africa Meridionale. Ruolo dal quale prosegue la sua opera fino ai giorni nostri.
Nel 1996 gli viene diagnostico un cancro alla prostata che lo “accompagnerà” fino alla mattina del 26 dicembre 2021 giorno in cui all’età di 90 anni muore nella sua casa di Cape Town. Finisce la sua storia terrena ma la sua leggenda di uomo giusto è già in cammino da tempo