Proseguono le indagini relative all’omicidio di Luigi Criscuolo, soprannominato Gigi Bici: il corpo del 60enne è stato trovato davanti ad una cascina di Calignano da un bambino ed ora la sua famiglia è stata presa di mira dai presunti colpevoli del delitto.
Il caso relativo alla morte di Luigi Criscuolo, ex commerciante soprannominato Gigi Bici, si fa sempre più misterioso: il corpo del 60enne è stato trovato privo di vita, sotto ad un cumulo di foglie e rami secchi lunedì pomeriggio. Era scomparso dall’otto novembre dell’anno corrente.
Il cadavere era davanti al cancello di una cascina di Calignano (frazione del comune di Cura Carpignano, a Pavia) e la scoperta è stata fatta da parte del figlio della proprietaria dell’abitazione. La famiglia al momento è tenuta sotto controllo da una banda, ritenuta colpevole di aver sequestrato e ucciso Gigi Bici, per poi nascondere il suo cadavere.
Giallo Gigi Bici: la proprietaria della cascina perseguitata e controllata tramite gps
La madre del ragazzino che ha trovato il corpo privo di vita di Gigi Bici è arrivata al punto di temere per la vita del figlio. La proprietaria della cascina, secondo quanto riportato da Il Giorno, ha spiegato di essere stata presa di mira dai presunti colpevoli.
Nelle notti precedenti qualcuno ha cominciato a suonare il campanello della loro abitazione senza sosta e svegliando il bambino. La madre ha raccontato di essersi alzata e di aver controllato dalla finestra se ci fosse qualcuno, nonostante la paura, senza però vedere nessuno.
La donna ha preso coraggio ed è uscita di casa, trovando un bigliettino nella cassetta della posta, che non ha letto e ha gettato nei campi: “A chi continua a venire qui voglio dire chiaramente di smetterla, non conoscevo Luigi Criscuolo” ha affermato.
La proprietaria della cascina, in seguito, si è resa conta di avere un localizzatore sotto la sua auto: “Questa persona mi segue, sentivo un rumore continuo, ho controllato e c’era un gps”. La donna si domanda se la persona che la perseguita stia agendo da sola e cosa abbia fatto Luigi Criscuolo per “meritare una fine così orribile”. In seguito, si è rivolta al cacciatore che l’ha avvisata di qualcosa davanti al cancello della sua abitazione: “Fammi sapere che cosa devo fare con questa foto” si è chiesta.
La proprietaria della cascina ha parlato con gli agenti della squadra mobile impegnati nell’indagine, raccontando tutto. Gli agenti stanno procedendo con le analisi dei tabulati del cellulare di Gigi Bici e le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza.
A Pavia, nel frattempo, si sta diffondendo il terrore: nella zona in cui si trovava il negozio di biciclette di Criscuolo le persone sono spaventate dall’idea di ammettere di essere state amiche del 60enne. Dopo aver saputo della sua morte, i suoi conoscenti pensavano che fosse scappato per debiti, senza immaginare che fosse stato ucciso.