Rabbia e tristezza dominano in queste ore a Salerno per la scomparsa del giovane Pierpaolo Barbato, morto a soli ventotto anni. In seguito a un malore, era stato all’ospedale, ma i dottori lo avevano dimesso rassicurandolo. Poche ore dopo, il ragazzo è morto.
Di sera, dopo essere tornato a casa dall’ospedale Ruggi d’Aragona, il salernitano Pierpaolo Barbato si è spento. Si trovava con la fidanzata in una stanza dell’albergo sulla costa che gestiva insieme al fratello. Una crisi ha allertato la sua ragazza, che ha chiamato il 118. Ma era già troppo tardi. Ora i familiari vogliono vederci chiaro. Dunque hanno sporto denuncia. Sotto accusa i medici che lo hanno visitato e mandato a casa e la direzione dell’ospedale.
La morte di Pierpaolo, dimesso dall’ospedale
Sarà dunque disposta un’autopsia sul corpo dello sfortunato ventottenne. Sui social si moltiplicano i messaggi di cordoglio e di protesta. Tantissime le accuse all’azienda ospedaliera, rea di non aver saputo comprendere la grave situazione.
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Pierpaolo era figlio dell’ex presidente della società Salerno Sistemi, Pellegrino Barbato. In città era stimato e conosciuto. Tutti dicono che era un bravissimo ragazzo, intraprendente e solare. E ora la sua triste e improvvisa scomparsa ha fatto arrabbiare molte persone.
Il messaggio della ragazza
Lo choc più forte è stato ovviamente subito dai familiari. E poi da Federica, la fidanzata del ventottenne salernitano. Ecco cosa ha scritto la giovane sui social in memoria del suo giovane amore scomparso troppo presto: “Non si spiega il dolore immenso che mi hai lasciato, non ho la forza di sopravvivere e non voglio pensare di dover essere forte perché la mia forza eri tu”.
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Federica dichiara che Pierpaolo era solito dirle che loro due, insieme, rappresentavano una forza inarrestabile. “E dicevi bene, amore”, continua la ragazza nel suo commosso post, “insieme, perché da sola non riesco a immaginare un solo secondo senza di te, amino mio. Avevamo mille progetti di vita insieme, stavamo facendo il massimo, tu eri la mia ancora e io la tua. Ma il destino è stato crudele…”