Al porto di Trieste un operaio è rimasto schiacciato da una gru. Era dipendente di una ditta esterna: indetto lo sciopero generale
Le parole ormai si consumano, sono sempre le stesse mentre le tragedia continuano quotidianamente. Oggi in Italia si è registrato un altro morto sul luogo del lavoro, nel porto di Trieste. Erano le 10 di questa mattina, venerdì 17 dicembre.
Il tragico fatto è avvenuto nella zona del Molo Terzo, fuori al terminal, in un’area adiacente. Il braccio meccanico di una gru si è piegato in due, schiacciando la vittima.
Appena si è diffusa la notizia i sindacati hanno immediatamente incorciato le braccia, dalle ore 12 di oggi. Una mattanza che purtroppo non conosce sosta. Solo nella giornata di ieri ci sono stati quattro morti sul lavoro di cui due senza un regolare contratto.
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Operaio morto al porto: continua la mattanza in Italia
Ieri due operai sono morti in Campania, un terzo in Puglia e un altro in Sardegna. Vittorio Tommasone, di 59 anni, è morto sull’isola di Ischia a seguito della caduta da un’impalcatura. Lavorava a nero e ha abbandonato una moglie e tre figli.
Il 55enne Pierino Oronzo è morto mentre stava lavorando alla guaina in provincia di Salerno: è rimasto ustionato dopo essere caduto sul bitume.
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A Massafra, in provincia di Taranto, Luigi Aprile, 51 anni, è morto mentre stava spostando una gru da un camion. In Sardegna invece Adriano Balloi, 60enne di Tortolì, è rimasto incastrato sutto un escavatore a Monte Attu. Inutile la corsa all’ospedale Brotzu di Cagliari.