Cosa sapere su Alberto Contri, chi è il docente universitario preso di mira per le sue tesi: la lite con Andrea Scanzi e Antonio Caprarica.
Sta scatenando il putiferio la polemica divampata ieri nel corso della trasmissione Carta Bianca: tra i protagonisti c’è Alberto Contri, un docente universitario che ha posizioni alquanto critiche rispetto all’attuale campagna vaccinale contro il Coronavirus. Il professore sarà protagonista di altre trasmissioni televisive.
Ma ieri, nel corso di Carta Bianca, sono volate parole grosse tra lui e Andrea Scanzi e in seguito tra lui e Antonio Caprarica. Quest’ultimo ha anche annunciato una querela per quello che gli è stato detto in trasmissione. Oggetto del contendere era la campagna vaccinale e in particolare la possibilità di vaccinare i bambini.
La tesi di Contri, che ha trovato la dura reazione di Scanzi, è questa: “Se si ammalano soprattutto anziani, bisogna intervenire su quella classe. Non è il caso di vaccinare i giovani, Guardiamo l’emergenza”. Immediatamente lo scontro ha raggiunto toni elevatissimi, fino a quando il docente universitario non ha lasciato lo studio.
Chi è Alberto Contri, il docente universitario considerato “no-vax”
Ma chi è Alberto Contri, il professore universitario protagonista della lite di ieri a Carta Bianca e che sicuramente farà discutere anche nelle sue prossime ospitate televisive? Docente di Comunicazione Sociale presso IULM e Past president di Pubblicità Progresso, copywriter e direttore creativo, il professore coinvolto nella lite televisiva ha dunque diversi incarichi importanti.
Attualmente è anche membro della commissione Dubbio e Precauzione, promossa da Massimo Cacciari, Giorgio Agamben, Ugo Mattei e Carlo Freccero e che intende indagare proprio sulla gestione della pandemia di Coronavirus nel nostro Paese. Classe 1944, nato a Ivrea, Alberto Contri è Grand’Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, nominato molti anni fa dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi.
Si tratta di uno dei più grandi studiosi di pubblicità sociale nel nostro Paese e non solo, tanto da essere arrivato ai vertici di agenzie di pubblicità multinazionali. Svolge la sua professione di copywriter e agente e direttore creativo addirittura da metà anni Settanta e tra gli altri incarichi ricevuti nella sua carriera quasi sessantennale, c’è anche quello di consigliere Rai.