Il primo volo della United Airlines alimentato con biofuel è partito da Chicago per raggiungere Washington. A bordo 100 passeggeri.
È stato un volo per certi versi rivoluzionario il decollo che ha portato in volo il primo aereo commerciale alimentato totalmente a SAF (sustainable aviation fuel), ennesimo passo verso la sostenibilità dei trasporti. Il volo, decollato l’1 dicembre su un Boeing 737 della United Airlines contava a bordo 100 passeggeri.
Il SAF non è altro che un carburante non derivante dal petrolio, un biocarburante realizzato con risorse rinnovabili e materiali di scarto alimentare, spesso umido o scarti provenienti anche da grani, olio e alcuni rifiuti. Un carburante che permette di ridurre le emissioni di carbone nell’ambiente.
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La United ha già firmato per accaparrarsi grandi quantità di SAF, una mossa che sicuramente proietta la compagnia tra le più attende e lungimiranti verso la transizione energetica. Come spiega Rinnovabili.it, in termini di prestazioni gli aerei in volo, alimentati con SAF hanno le identiche prestazioni. Gli stessi Stati Uniti sembra stiano molto puntando sul SAF.
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Rinnovabili ha riportato le parole dell’amministratore delegato della compagnia, Scott Kirby, che ha spiegato come la “United sia in prima linea nelle azioni contro il cambiamento climatico […] Il volo SAF di oggi è solo una tappa per decarbonizzare il nostro settore. A questo si aggiungono gli impegni per la produzione e l’acquisto di combustibili alternativi, che dimostrano come le aziende possano unirsi e svolgere un ruolo nel affrontare questa grande sfida”.
Il Boeing 737 United è stato rifornito con circa 1900 litri di carburante biofuel. L’altro motore è stato invece rifornito con carburante non biofuel per testare le reali prestazioni con l’uno e con l’altro. Da questo punto di vista l’aereo ha dimostrato come con il SAF le prestazioni siano uguali. La normativa vieta fino ad oggi di rifornire l’aereo con più del 50% di SAF.