Muore in carcere strangolato, un uomo di settant’anni è stato arrestato dalla Penitenziaria per aver ucciso un quarantenne
La Polizia Penitenziaria ha eseguito un arresto richiesto al Gip dalla Procura di Caltagirone per un omicidio avvenuto in carcere. Un detenuto di settant’anni ha confessato il delitto del suo compagno di cella, un uomo di quaranta, scoperto solo due giorni fa, avvenuto nel carcere cittadino.
La morte è stata causata da “asfissia meccanica violenta da strangolamento” e il fatto non è stato scoperto subito perché il decesso è avvenuto “almeno 48 ore prima del rinvenimento del corpo”. Delle indagini si stanno occupando il procuratore Giuseppe Verzera e il sostituo sostituto Natalia Carrozzo.
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Muore in carcere, a Caltagirone secondo omicidio nel 2021
È il secondo caso che avviene nella casa circondariale catanese. Già lo scorso 9 novembre era stato scoperto che la morte di Giuseppe Calcagno, attribuita inizialmente a cause naturali avvenuta il 3 gennaio 2021, si è trattato inrealtà di omicidio.
A dare una svolta al caso erano stati gli accertamenti eseguiti dai medici legali il 31 gennaio. Secondo la Procura, a uccidere il detenuto sarebbe stato quello che allora era il suo comapagno di cella che lo avrebbero strangolato.
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L’indagato il 9 novembre scorso era stato arrestato dai carabinieri mentre si trovava agli arresti domiciliari. In passato era già stato condannato per omicidio e tentato omicidio. Aveva scritto la Procura in una nota: “G. T., mediante strangolamento, attingendo il collo del Calcagno, mentre questi dormiva, cagionava la morte di Calcagno”.