Si torna a parlare del caso del rapimento di Mauro Romano su Rai 1 con Storie Italiane: sono state archiviate le accuse a Vittorio Romanelli, che in passato era stato imputato di aver preso parte al rapimento.
Si è tornato a parlare del caso di Mauro Romano nel programma Storie Italiane: il bambino è stato rapito negli anni Settanta in Puglia e, secondo le ipotesi, oggi sarebbe uno sceicco di Dubai.
Nonostante le indagini, durate 50 anni, gli investigatori e gli agenti non sono ancora riusciti a fare chiarezza sul rapimento. Nella puntata odierna di Storie Italiane, la conduttrice Eleonora Daniele ha intervista l’avvocato di Vittorio Romanelli (l’uomo che in passato era stato accusato del rapimento di Mauro), spiegando come stanno proseguendo le indagini.
Caso Mauro Romano: Vittorio Romanelli non è più imputato ma la famiglia continua a soffrire per le minacce ricevute
Nel corso della trasmissione è emerso che Romanelli è stato scagionato dall’accusa di aver preso parte al rapimento di Mauro. “Vittorio Romanelli è una persona di 80 anni che non ha subito mai una multa” ha affermato il suo avvocato, aggiungendo che “accusarlo di aver rapito un bambino è una tragedia come aver subito il rapimento”.
Paola, la moglie di Romanelli, è intervenuto in collegamento raccontando del modo in cui l’accusa mossa contro il marito abbia influito sulle loro vite: “Ci siamo chiusi nel silenzio per non avere altro male ma la gente continua a parlare” sono state le sue parole.
Romanelli e la sua famiglia si sono ritrovati a subire delle minacce e ad essere perseguitati, in un dolore che ha coinvolto ogni membro. Paola ha narrato di ricevere insulti e accuse di essere un’assassina anche solo quando esce di casa per fare la spesa o per pagare le bollette.
La donna ha ammesso di aver cominciato a vivere nel terrore: lei e la sua famiglia hanno paura ad uscire di casa a causa della minacce, che non hanno risparmiato nemmeno loro figlio di 18 anni. Dopo essere stato coinvolto nel caso del rapimento di Mauro, per Romanelli è diventato difficile anche riuscire a trovare lavoro, ha spiegato la moglie.
“Non lo conosciamo questo imprenditore, non sappiamo nemmeno dove si trova Dubai, non conosciamo niente. Siamo gente onesta e povera” ha continuato Paola, in merito alle accuse fatte al marito da parte della famiglia Romano, secondo la quale l’uomo avrebbe consegnato il bambino a terzi.
“Siamo estremamente felici leggendo le carte d’indagine e il decreto di archiviazione” ha affermato l’avvocato della famiglia, ribadendo l’innocenza di Vittorio Romanelli e sottolineando che “non vi sono elementi per sostenere l’accusa, elementi che possano provare che Vittorio abbia potuto rapire quel bimbo”.