Addio a Giuseppe Venturini, l’unico nel nostro paese che aveva già vissuto una situazione simile all’attuale: l’epidemia spagnola
Si è spento il “nonno d’Italia”. Giuseppe Venturi era l’uomo più anziano che viveva nel nostro paese. Aveva 109 anni. A Repubblica la nipote Rosalena ha ricordato che è stato bene fino alla fine e che si era preccupato di fare la puntura al suo gatto, Silvestro, diabetico. Lo aveva ricordato ai suoi cari che l’hanno visto spegnersi dopo una bronchite nella casa di Bologna a Borgo Panigale.
Era nato nell’aprile del 1912 e ha vissuto l’epidemia spagnola, scoppiata in Europa dopo la Prima guerra mondiale. Era già nato quindi quando è scoppiato il conflitto e da giovane ha visto anche il secondo.
La nipote, 47 anni, dice che il primato dell’uomo più anziano d’Italia la avuto per 10 giorni, dal 16 al 26 novembre, giorno in cui è morto.
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Giuseppe Venturi, la sua prima mosta a 100 anni
Per tutta la vita Giuseppe ha lavorato il legno, ma non è stata la sua professione. L’ha fatto solo per passione perché amava scolpire animali. Aveva invece lavorato come muratore, giardiniere e contadino e la casa era piena di animali in legno che guardavano ovunque.
Aveva anche avuto attimi di gloria mostrando a tutti le sue opere: quando aveva compito cent’anni aveva avuto la sua prima esposizione. Prima mostra a cent’anni, terracotta e legno era il titolo più simile a uno sprono come a incoraggiare a voler fare sempre ciò che ci piace, a qualsiasi età.
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Buona parte delle vita l’ha trascorsa senza la moglie Elena, morta a 56 anni, ma circondato da tanti nipoti e tantissimi pronipoti, di ogni età.