Don Giulio Mignani è un parroco molto amato a Bonassola (La Spezia): i cittadini hanno mostrato il loro sostegno verso il prete che è stato rimproverato dalla Santa Sede per aver benedetto le coppie omosessuali.
Don Giulio Mignani è diventato noto in seguito al suo “scontro” con la Santa Sede: il parroco è solito benedire e mostrare il proprio supporto verso le coppie omosessuali, nonostante sia stato vietato del Vaticano.
A Bonassola (La Spezia) è molto amato dai suoi fedeli che hanno mostrato il loro sostegno anche tramite una petizione in sua difesa condivisa su Change.org.
Don Giulio Mignani: chi è il parroco di Bonassola
Questa sera, a Le Iene, verrà trasmesso un confronto tra don Giulio Mignani e don Francesco Pieri sull’argomento delle unioni omosessuali. A differenza di don Mignani, don Pieri è pubblicamente contrario alle coppie gay e all’omogenitorialità.
“Se non posso benedire le coppie formate da persone dello stesso sesso, allora non benedico neppure palme e ramoscelli d’ulivo”. Queste le parole di don Mignani, riportate da La Nazione, pronunciate dal parroco in seguito al rifiuto delle unioni omosessuali da parte della Congregazione per la dottrina della fede, in occasione della messa della Domenica delle Palme.
Non si è trattato del primo intervento controcorrente del prete, che anche in passato si era espresso a favore dell’eutanasia, opponendosi alla linea di pensiero del Vaticano. Nonostante le sue parole ed i suoi gesti vengano apprezzati dai fedeli, don Mignani è stato ripreso dalla Curia.
“È riprovevole omettere o compiere un gesto liturgico legando ciò a un intervento di protesta personale” è stato affermato, spiegando che il discorso del parroco verrà valutato “nelle apposite sedi, a tenore della normativa canonica vigente”.
La risposta dei fedeli di Bonassola è stata mostrare sostegno a don Mignani, preoccupati che possa essere penalizzato. Così ha avuto origine la petizione su Change.org: diffuso da parte di Aleksandra Matikij, per volontà del Comitato per gli immigrati e contro ogni forma di discriminazione (con sede a Bogliasco) il 31 marzo dell’anno corrente, in un mese l’appello ha raccolto 6.700 firme. Cinquemila adesioni sono state inviate tramite PEC alla Curia.
Anche il sindaco, Giorgio Bernardin, si è espresso a favore di don Mignani: “Quando è convinto di una cosa va avanti e noi lo sosteniamo. Non ho sentito una voce contraria e neanche dei dubbi” ha affermato, raccontando dei “gesti di fede” del parroco, apprezzato dalla comunità in quanto “paladino dei deboli e di chi ha bisogno”. Per questo motivo Bonassola gli è vicina.