Il trasferimento di Cristiano Ronaldo al Manchester United è al vaglio delle autorità italiane con una nuova perquisizione negli uffici della Juventus.
Gli uffici della Juventus sia a Torino che a Milano sono stati perquisiti dopo l’accusa di aver falsamente registrato il valore dei trasferimenti tra il 2019 e il 2021 per rientrare nel regolamento sul fair play finanziario. Nel mirino finisce ora anche il trasferimento di Cristiano Ronaldo dai bianconeri al Manchester United.
I contratti dei giocatori, le fatture e i rendiconti finanziari sono stati sequestrati come prova. Sotto inchiesta anche il presidente del club Andrea Agnelli e il vicepresidente Pavel Nedved, oltre all’amministratore delegato del Tottenham Fabio Paratici, che ha lavorato alla Juve dal 2010 al 2021.
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La Reuters riferisce che è stata ordinata una nuova perquisizione negli uffici della Juventus per esaminare i termini finanziari del trasferimento di Ronaldo al Man Utd. L’operazione ha generato un impatto economico negativo di 14 milioni di euro sui risultati dell’anno finanziario 2020/21, ha rivelato il club all’epoca.
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Il caso Cristiano Ronaldo scuote la Juventus: quali sono le accuse
La Gazzetta dello Sport afferma che ci sono registrazioni di telefonate in cui i dirigenti della Juventus avrebbero discusso di un documento che “teoricamente non avrebbe dovuto esistere” riguardo alla mossa di Ronaldo. Gli inquirenti del Torino devono ancora trovare il documento e, secondo quanto riferito, i dirigenti della Juventus non sono riusciti a spiegare la natura dell’affare.
42 sono in tutti i trasferimenti nel mirino della Procura, inclusi quelli che coinvolgono Joao Cancelo, Arthur, Danilo, Cristian Romero e Miralem Pjanic. La Juventus, nei giorni scorsi, ha manifestato piena collaborazione nelle indagini, al fine di chiarire tutte le situazioni. Hanno detto: “La Juventus, ove necessario, sta collaborando con gli inquirenti e con la Consob ed è fiduciosa che chiarirà ogni aspetto”.
La Juventus, nella nota, ha spiegato anche di ritenere di aver agito nella massima correttezza, “nel rispetto delle leggi e dei regolamenti che disciplinano la redazione dei documenti contabili”. Insomma, da parte dei bianconeri viene ribadito che alcun illecito sarebbe stato commesso.