Marianna di recente ha raccontato di nuovo la sua storia da baby squillo: parla della madre e della nuova vita
Quando cominciarono a essere pubblicate le prima notizie sulle escort dei Parioli, il quartiere della Roma bene, ci fu innanzitutto scalpore per l’età delle ragazze coinvolte.
Fu così che cominciarono a comparire sulla stampa espressioni come Baby squillo. Solo in un secondo momento si pensò che dietro c’era un sistema di sfruttamento che aveva come vittime proprio quelle ragazzine.
La storia di Marianna è stata raccontata in due episodi prodotti da Crime+Investigation su Sky. Una realtà dura e cruda con giovani non ancora maggiorenne che sono state sfruttate.Oggi ha 22 anni e qualche giorno fa è stata intervistata da Il Messaggero.
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L’ex baby squillo: “Mia madre doveva denunciarmi”
Mentre lei era in comunità, la mamma si trovava in carcere per sfrtuttamento della prostituzione, ha detto. Oggi lavora in un supermercato e soprattutto ha preso in mano la sua vita. Si è diplomata in grafica pubblicitaria e fa anche la tautatrice.
Aveva 14 anni all’epoca Marianna ed era lei che aiutava la mamma. Guadagnava molto e poteva permettersi una vita agiata e piena di lussi. Quando portava i soldi alla mamma non le raccontava la verità ma le diceva che se li guadagnava spacciando cocaina.
Puntualizza che la mamma non le chiedeva i soldi ma era lei che glieli portava. La donna però non rimase indifferente e si rivolse a una persona che le consigliò di denuncare la figla, ma non lo fece “Io lo avrei fatto al posto suo – dice – e adesso sa di avere sbagliato”.
Ricordando quel brutto periodo, parla dei clienti, degli adulti che andavano da lei e da altre coetanee. Prova a spiegare perché sceglievano proprio loro e formula tre ipotesi.
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La prima è che credevano alla bugia quando gli dicevano di avere 18 anni; la secondo è che si accorgevano ma facevano finta di niente mentre la terza è che cercavano proprio le ragazzine perché più attraenti per loro.