Enrico Varriale in un’intervista a Repubblica spiega la sua versione dei fatti: “Avevo un occhio pesto ma ho sbagliato”
Il mese prossimo il noto giornalista Rai Enrico Varriale sarà processato. Dopo la denuncia della sua ex compagna è stato stabilito che non ci sarà neanche la fase preliminare per le prove “schiaccianti”.
La donna ha parlato nei giorni scorsi e ora è il momento dello stesso giornalista che a Repubblica spiega come sono andate le cose. Innazitutto fa autocritica e prende le distanze da come ha agito: “Lo so benissimo, ho fatto qualcosa che non può e non deve essere fatto. Mai“.
Il punto principale della questione è quanto successo il 6 agosto con la “signora” (così Varriale si riferisce a lei nel corso dell’intervista), dice di essere stata presa per il collo e sbattuta al muro. Ma prima di arrivare a quel fatidico giorno, il giornalista racconta tutta la vicenda.
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Enrico Varriale, il rapporto con l’ex compagna
La signora fino allo scorso maggio viveva a Pesaro con il marito mentre Varriale, single e divorziato da tanto tempo, a Roma. Nell’intervista racconta che lei prende una casa in affitto nella capitale, non lontano da quella del giornalista, che le chiede di prendere una decisione alla fine degli Europei di calcio (grande impegno professionale); se stare con lui o l’altro uomo.
La decisione, però, non arriva, e decidono comunque di partire insieme per le vacanze nonostante le liti (in una Varriale accusa la donna di averli tirato un pc in faccia). Il 5 agosto, il giorno prima all’accusa delle mani al collo, c’è un altro furioso scontro: “Mi ha provocato. Ha cominciato ad accennare alle mie avventure”, ha detto, ma in queste provocazioni non è caduto ed è andato via.
Arriva così a parlare del 6 agosto: respinge di accuse delle mani al collo e spiega che si sono colpiti a vicenda ma “non l’ho picchiata” e che la prognosi al Gemelli di Roma di cinque giorni ma solo per l’abrasione alla base del collo. Mentre lui, accusa, aveva un occhio pesto come hanno visto altre persone nei giorni successivi ma non aveva fatto refertare.
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Infine ammette di non essersi controllato ma ribadisce di non essere un violento né uno skalker e di non averla mai strangolata. Per quanto riguarda la Rai, altro punto da chiarire: “Non mi hanno sospeso come è stato scritto”.