Giulia non ce l’ha fatta mentre Alberto per fortuna dopo il ricovero è stato dimesso: il legame con la pellicola di Salvatores
Ebbe un lieto fine la storia di Alberto Antonello. Due anni fa dopo un tremendo incidente è sopravvissuto, dovendo però affrontare la morte della sua amata Giulia.
Il 19enne fu ricoverato 1 novembre 2019 a causa di un incidente stradale a Musile di Piave, in provincia di Venezia. Lei, Giulia Zandarin di anni 18, non sopravvisse.
Alberto è stato anche in coma farmacologico per quattro giorni. Risvegliato dai medici il 5 novembre, dopo due settimane fu dimesso ma non prima di essere ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Giacomo di Castelfranco Veneto.
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Tutto il mio amore folle, il padre e il fratello di Alberto hanno ispirato il film
Alberto si è ripreso bene e per la portata dell’incidente anche abbastanza velocemente. Gli esami che furono effettuati, infatti, esclusero danni permanenti come inizilmente si era temuto.
Non ci furono danni al cervello o ad altri organi vitali e le ferite riportate sono state meno gravi di quanto si potesse immaginare. Motivo per cui non c’è stato bisogno di un intervento particolare.
Più complicate da curare gli effetti per la perdita della fidanzata ma ha avuto tutto il sostegno della famiglia che ha già dimostrato di saper vivere nelle difficoltà.
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Alberto è infatti il fratello minore di Andrea, autistico. Loro padre, Franco Antonello, ha infatti ispirato Gabriele Salvatores per il film Tutto il mio folle amore. La pellicola prende spunto dal romanzo Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas, che racconta la storia di Franco e Andrea Antonello che partono insieme per un viaggio in moto in Sudamerica.