Un grave lutto ha colpito il mondo del cinema e dello spettacolo: morto David Gulpilil, l’attore vinse a Cannes con Charlie’s Country.
L’attore indigeno David Gulpilil, uno dei più grandi artisti australiani, è morto quattro anni dopo che gli era stato diagnosticato un cancro ai polmoni. L’attore era talmente amato nel suo Paese che l’annuncio del suo decesso è arrivato direttamente dal premier australiano Steven Marshall in una nota.
Aborigeno di origini, Gulpilil proveniva dal clan Mandhalpingu del popolo Yolŋu ed era cresciuto nella terra di Arnhem. Nei suoi ultimi anni, era un residente di Murray Bridge, a sud-est di Adelaide. “Attore, ballerino, cantante e pittore, è stato anche uno dei più grandi artisti che l’Australia abbia mai visto”, ha detto il premier.
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Il premier australiano nella nota aveva annunciato: “È con profonda tristezza che condivido con la gente del South Australia la scomparsa di un artista iconico, generazionale, che ha plasmato la storia del cinema australiano e della rappresentazione aborigena sullo schermo”. Tanti sono i personaggi noti da lui interpretati.
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Chi era l’attore aborigeno David Gulpilil: la star ha fatto conoscere la sua terra
Ha esordito sul grande schermo nel 1971 e sicuramente la sua interpretazione più nota è quella del film Charlie’s Country. Il film uscito nel 2013 era diretto da Rolf de Heer. Protagonista principale nel ruolo di Charlie era proprio David Gulpilil. La sua interpretazione gli permise di vincere il Prix du meilleur acteur sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes.
Nel nostro Paese, l’attore era famoso soprattutto per il personaggio di Neville Bell nella saga di Mr. Crocodile Dundee con Paul Hogan. In Cargo, nel 2017, era stato Daku, l’uomo saggio e aveva anche recitato nella serie The Leftovers – Svaniti nel nulla. “Ha incontrato razzismo e discriminazione e ha vissuto con le pressioni del divario tra il suo stile di vita tradizionale e il suo profilo pubblico”, ha ricordato ancora il premier australiano.
L’ultimo film di Gulpilil è stato un documentario sulla sua vita, My Name Is Gulpilil diretto da Molly Reynolds, uscito all’inizio di quest’anno. Il documentario è stato davvero molto apprezzato in tutto il mondo dagli addetti ai lavori e non solo. Ancora il premier australiano: “Era un uomo che amava la sua terra e la sua cultura, ed era un uomo che l’ha portata al mondo”.