Accusate di concorso in omicidio di Sarah Scazzi, la rispettiva cugina e zia della vittima, Sabrina Misseri e Cosima Serrano, chiederanno permessi premio per uscire dal carcere.
Sono state condannate all’ergastolo Sabrina Misseri e Cosima Serrano, la cugina e la zia di Sarah Scazzi, per concorso in omicidio di Sarah. Dunque oltre al mandante dell’omicidio di Sarah Scazzi, suo zio Michele Misseri, sono state condannate alla condanna perpetua anche sua zia e la cugina.
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Le due donne hanno scontato attualmente 10 anni di carcere, e l’avvocato di Cosima, Franco De Jaco, afferma che entrambe sono “detenute modello“. Ad oggi quindi chiedono dei permessi speciali per uscire dal carcere. Il Codice Penale all’articolo 30, ammette la possibilità agli ergastolani di usufruire di permessi premio , ovvero uscire dal carcere, allo scopo di favorire relazioni sociali, interessi culturali o di lavoro.
Questi permessi speciali possono avere una durata massima di 15 giorni consecutivi, e non si possono ottenere più di 45 giorni di permesso per ogni anno di detenzione. Attualmente Sabrina è impegnata in un lavoro nel centro estetico del carcere di Taranto, dov’è detenuta. Sua madre Cosima invece ha un impiego in sartoria.
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L’avvocato De Jaco ha presentato alla Corte di giustizia europea il ricorso per il delitto di Avetrana. Delle ulteriori analisi sulla vicenda hanno portato alla luce una cronologia dell’omicidio che non coincide. Dunque Nicola Marseglia, avvocato di Sabrina insieme a Franco Coppi, sostiene che “a questo punto la ricostruzione oraria che è stata un pilastro dell’accusa vacilla”. (CLICCA QUI per vedere una recente intervista di Sabrina Misseri nel programma di Rai 3 Storie Maledette)