Caso Eitan, arrestato l’uomo che aiutò il nonno a rapirlo

Nuovo capitolo nel caso del piccolo Eitan: è stato eseguito un mandato di arresto europeo sull’isola di Cipro

Arrestato Gabriel Abutbul Alon, l’uomo che secondo l’accusa insieme a Shmuel Peleg – il nonno del bambino – ha rapito Eitan, il bambino di sei anni sopravvissuto alla strage del Mottarone.

Eitan (foto Facebook)

Il rapimento è avvenuto a settembre dopo che era stato letigimamente prelevato per incontri autorizzati dal tribunale. Alon, arrestato a Limisso sull’isola di Cipro dove risulta residente, dalla provincia di Pavia con il nonno del bambino sarebbe andato in Svizzera in auto e da lì a Tel Aviv in Israele con un colo privato.

L’uomo era inseguito da un mandato di arresto europeo (Mae) avviato dal procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti e dal pm Valentina De Stefano.

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Caso Eitan, com’è stato accusato l’uomo accusato di sequestro

Secondo l’Ansa, la polizia cipriota per catturarlo ha semplicemente seguito le tracce del suo telefonino ma c’è anche un sospetto su di lui. Si pensa che sia stato membro di   un’agenzia americana di contractor impegnati in zone di guerra come Iraq ed Afghanistan e sarebbe quindi abituato a muoversi con le tecniche più sofisticate di copertura e in anonimato.

Il bambino era stato prelevato dalla zia affidataria, sorella del padre, morto con la mamma, il fratellino di due anni e un bisnonno nella strage della funivia.

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Dopo la denuncia il mese scorso è arrivata la sentenza del tribunale di Tel Aviv. I giudici israeliani hanno riconosciuto che il bambino sia più a suo agio in Italia e che sarebbe dovuto tornare. Il nonno è stato condannato a pagare 70mila Shekel (circa 18mila euro) di spese processuali.

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