The Great Wall verrà trasmesso questa sera in prima serata su Italia 1. Si tratta di un film fantastico del 2016 che racconta della costruzione della Grande Muraglia cinese, con Matt Damon nel ruolo del protagonista.
Questa sera, in prima serata su Italia 1, verrà trasmesso The Great Wall. Uscito nel 2016 sotto la direzione di Zhang Yimou, è un film fantastico che racconta della costruzione della Grande Muraglia cinese.
Matt Damon interpreta il protagonista del film, il guerriero William Garin: sono state mosse delle critiche riguardo alla scelta di avere come protagonista un uomo caucasico in un film ambientato in Cina e in molti si sono chiesti se la trama fosse tratta da una storia vera.
The Great Wall: William Garin è realmente esistito?
William Garin, interpretato da Damon, è un guerriero che aiuta la popolazione cinese a proteggersi e a difendere la Grande Muraglia dai mostri che si trovano dall’altro lato. Il film è stato criticato per la scelta del protagonista ed accusato di whitewashing, ovvero una tendenza del mondo cinematografico – frutto di una società influenzata da razzismo e xenofobia – a scegliere attori caucasici per interpretare il ruolo di personaggi che dovrebbero essere di altre etnie, in modo da rendere i film più allettanti per la massa.
Degli esempi di pratiche di whitewashing possono essere costituiti dall’attrice Scarlett Johansson nel ruolo di un personaggio giapponese (Motoko Kusanagi) in Ghost in the Shell, oppure da Johnny Depp che in The Lone Ranger ha preso i panni di nativo americano (Tonto).
Per questo motivo alcune persone si sono queste se il personaggio di William Garin fosse tratto da fatti realmente accaduti. La verità è l’intero film si basa sulla finzione storica: il guerriero Garin, quindi, non è mai esistito.
In seguito alle critiche, Matt Damon si è espresso riguardo alla sua interpretazione in base a quanto riportato da Bustle.com, secondo l’attore non c’è stato nessun whitewashing – pratica che ha affermato di prendere “molto sul serio” – in quanto il ruolo di William è stato ideato proprio per un uomo caucasico e, quindi, non ha “tolto un ruolo a un attore cinese”.
Il regista del film, Zhang Yimou, in un’intervista con Entertainment Weekly ha dichiarato che la storia del film “è raccontata dal punto di vista di un americano”. In conclusione, anche se non si tratta di whitewashing, la trama del film si basa su una prospettiva strettamente occidentale.