Lella, la storia del celebre brano scritto da Edoardo De Angelis

Al Cantagiro del 1971 si impose all’attenzione generale una canzone inedita degli sconosciuti cantautori romani Edoardo De Angelis e Stelio Gicca Palli dal titolo Lella. Ecco come è nato il celebre brano

Nell’estate del 1971, una canzone cantata in dialetto romanesco da due giovani cantautori, Edoardo De Angelis e Stelio Gicca Palli, il duo Edoardo&Stelio, sconvolse i canoni della musica italiana. Ecco perché.

Edoardo De Angelis Lella

Terme di Montasano sulla Marcellana, piccolo centro della Campania in provincia di Salerno, esterno giorno del 22 giugno 1971, tappa numero uno del Cantagiro, popolare manifestazione canora italiana degli Anni Sessanta e Settanta.

Sul palco salgono due ragazzi inseriti nel Gruppo B, quello dei giovani emergenti, della rassegna. Si chiamano Edoardo De Angelis e Stelio Gicca Palli e si presentano con il nome d’arte di Edoardo&Stelio.

Intonano le prime parole, “Te la ricordi Lella quella ricca” ed è subito successo. Sono i primi versi di Lella il brano che ancora oggi, a 50 anni di distanza, è considerato il più diretto ed intenso rispetto al dramma della violenza sulle donne.

Per la cronaca al Cantagiro del 1971 la canzone arriva terza dietro altri due brani cult, Il Gigante e la Bambina di Rosalino, primo nome d’arte di Ron e Tanta Voglia di Lei dei giovanissimi Pooh.

La storia di Lella di Edoardo De Angelis e Stelio Gicca Palli

Il brano, come detto, da allora ha fatto tanta strada diventando nei decenni un vero e proprio cult. Pubblicato nell’estate del 1971 in un 45 giri (il lato B era Alle 7 del mattino d’un giorno qualunque) in due versioni. Una censurata senza il verso “S’era creduta ch’era annata via Co’ uno co’ più sordi der marito” ed una nella versione definitiva.

Il brano negli anni è stato riproposto da alcuni dei più grandi artisti della scuola romana. Dai Vianella (Edoardo Vianello e Wilma Goich) a Lando Fiorini, passando per la Schola Cantorum, Antonello Venditti grande amico di De Angelis, è lui con De Gregori e Bassignano uno dei “quattro ragazzi con la chitarra”, fino a Paola Turci e all’Orchestraccia di Diego Zoro Bianchi e Marco Conidi.

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Ma come nasce il famoso brano? Lo racconta lo stesso De Angelis nel suo libro. Nel 1969 il giovane cantautore, all’epoca 24enne studente universitario, viene introdotto alla musica folk Usa, Joan Baez e Simon&Garfunkel, su tutti dall’amico Stelio Gicca Palli.

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Un giorno mentre andava in autobus dalla Nonna Maddalena, “Nonna Lena”, il suo sguardo si posa sull’insegna “Proietti cravattificio” negozio di Via del Tritone. La mattina, era il 31 dicembre 1969, il giovane De Angelis aveva sentito alla radio del ritrovamento di un cadavere di donna alla Fiumara Grande tra Ostia e Fiumicino.

Arrivato dalla Nonna saluta cortesemente, chiede carta e penna e poi telefona all’amico Stelio. La telefonata dura due ora, per fortuna era una chiamata urbana, ed in “diretta” via cavo nasce Lella. Era l’alba di una vera e propria leggenda.

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