Giovanni Manna, scomparso dal Gemelli e trovato morto: parla il figlio

Giovanni Manna era malato di Alzheimer e si trovava al Gemelli di Roma: è stato ritrovato senza vita nel Parco dell’Insugherata

“Andava trattato come un bambino. Voglio giustizia”. Così Matteo Manna a Repubblica sulla morte del padre Giovanni di 73 anni, scomparso dall’ospedale Gemelli di Roma e trovato senza vita a Nord della capitale.

Giovanni Manna
Giovanni Manna (foto Facebook)

Al quotidiano ha raccontato gli orrendi e concitati momenti della ricerca e dell’indagine della Procura della Repubblica di Roma. Sul corpo dell’uomo è stata svolta l’autopsia e si è in attesa dei risultati che serviranno a fare luce sulle cause della morte.

Al momento la prima ipotesi è che sia stato vittima di incidente ma i procuratori non escludono nulla e il fascicolo aperto indaga per annadono d’incapace aggravato.

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Giovanni Manna, l’autopsia può chiarire cos’è successo

Il corpo di Giovanni Manna è stato trovato il 20 novembre. Quattro giorni prima era stato portato al Gemelli per alcuni accertamenti dopo che si era sentito male. Era arrivato al nosocomio con l’ambulanza e hanno detto ai familiari che sarebbe dovuto rimananere da solo.

Giovanni era in attesa al Pronto soccorso ma probabilmente stanco di aspettare, è andato via, senza che nessuno se ne accorgesse.

In un’altra intervista, al, il figlio Matteo ha spiegato che gli avevano detto che siccome c’era molto da aspettare era inutile venire, assicurandogli che l’avrebbero chiamato. Lui si era raccomandato, il padre dente a scappare e bisogna tenerlo d’occhio, aveva detto.

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Dopo la denuncia alle forze dell’ordine i concittadini e conoscendi di Giovanni si erano radunati davanti all’ospedale, fino al tragico epilogo.

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