Gallipoli, va in ospedale per dolori allo stomaco, muore dopo tre giorni. Ore per ricevere un tampone: la denuncia
Si era recato al pronto soccorso per un mal di pancia ed è morto. Ora si indaga su tre medici dopo la denuncia del padre della vittima, un uomo di quarant’anni.
Il genitore ha spiegato che tra ambulanza e pronto soccorso, sono passate ben sedici ore per fare il tampone anticovid. Sul corpo sarà esequita l’autopsia e sabato scorso il pm Alberto Santacatterina ha conferito l’incarico al medico legale Alberto Tortorella per l’esecuzione dell’esame.
Sono stati iscritti nel registro degli indagati i tre medici che hanno avuto in cura l’uomo. È un atto dovuto per far luce sulla vicenda e potrebbero essere formulate le accuse di omicidio colposo e responsabilità colposa in ambito sanitario.
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Gallipoli, muore in ospedale: la denuncia del padre
Secondo la denuncia del padre della vittima, riportata da leccenews24, il 40enne si è sentito male domenica 7 novembre. Avverte forti dolori allo stomaco e chiama la guardia medica ma non può essere visitato causa disposizioni anticovid. Viene chiamata l’ambulanza e riceve la prima visita.
Passa però la prima ora e avviene il trasposto all’ospedale Sacro Cuore di Gesù quando sono circa le ore 19. Entra però alle 23 circa perché deve attendere quattro ore prima che venga effettuato il tampone e resta nell’atrio della stuttura.
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Passano le ore e la situazione si aggrava. Il giorno dopo l’uomo entra in rianimazione e all’alba del giorno 11 novembre purtroppo muore. Ora è compito della magistratura chiarire se ci siano state o meno responsabilità dei medici e del personale sanitario.