Ecco chi è Denise Cosco, figlia della vittima Lea Garofalo che, per amore della libertà, sfidò la ‘ndrangheta e le regole di omertà che regolano quell’ambiente.
Lea Garofalo è stata una collaboratrice di giustizia e vittima della ‘Ndrangheta, torturata e bruciata da suo marito e il fratello. La donna fu sottoposta a protezione dal 2002, insieme alla figlia, quando decise di testimoniare sulle faide interne tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno Carlo Cosco. Grazie alle parole di Lea Garofalo sono i carabinieri di Milano svolgono un blitz e arrestano Floriano Garofalo, fratello di Lea, boss della città di Petilia Policastro. L’accusa è di attività malavitosa nel centro lombardo.
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Floriano Garofalo, nove anni dopo l’arresto e dopo l’assoluzione al processo, viene assassinato. Durante il programma di protezione Lea Garofalo venne trasferita insieme alla figlia Denise, a Campobasso. La donna però venne estromessa dal programma nel 2006 perché si disse che il suo apporto al caso non era stato significativo in quanto ritenuta collaboratrice non attendibile.
La donna si rivolge allora prima al TAR, che non ascolta le sue richieste, e poi al Consiglio di Stato, che la riammette nel programma di protezione nel dicembre del 2007. Due anni dopo però rinuncia volontariamente ad essere ancora parte del programma di tutela volontariamente, con la volontà di riallacciare i suoi rapporti con il suo paese natio.
Il 24 novembre 2009, Cosco fa un’imboscata a Lea chiedendole di andare con lui in un appartamento. La donna però era ormai da molti mesi fuori dal programma di protezione, e casca nella trappola tesa dall’ex compagno. Il corpo della vittima fu bruciato. Venturino, uno degli ergastolani, ha rivelato recentemente macabri dettagli della morte della donna che hanno consentito agli investigatori di ritrovare i frammenti ossei di Lea e una sua collana.
Denise Cosco è nata il 4 dicembre del 1991, e attualmente ha 29 anni, ma quando la madre fu uccisa da suo padre, strangolata e carbonizzata, ne aveva solo quattro. Denise fin dall’inizio, nonostante la sua tenera età, decise di testimoniare contro il padre, invitandolo anche al funerale di sua madre Lea.
Denise nasce in un clima mafioso, con suo padre appartenente al clan della ‘ndrangheta. La madre però cerca in tutti i modi di proteggere sua figlia e tenerla lontana dal boss mafioso di Petilia Policastro, il comune di appena 8mila abitanti della provincia di Crotone, in Calabria.
Lea Garofalo dunque inizia un programma di protezione e decide di far cambiare identità alla figlia. Dopo qualche anno però la madre decide di riprendere i rapporti con la famiglia e decide così di ritornare in Calabria con la piccola Denise, dalla famiglia dell’ex compagno.
Lea era conscia che la sua decisione sarebbe stata pericolosa, ma sperava che se fosse stata con sua figlia non le avrebbero fatto del male. Ma i piani della vittima vengono meno quando viene brutalmente uccisa nel novembre del 2009. Oggi però Denise è diventata grande e ha deciso di far giustizia a sua madre facendogliela pagare al padre.
Stasera 23 novembre, alle 21.25 su Rai 1 andrà in onda la vera storia di Lea Garofalo, la donna che seppe opporsi alla mafia al punto di essere uccisa. Il film racconterà anche di sua figlia Denise, che all’epoca dei fatti era solo una bambina, e che testimoniò contro il padre, mandante dell’omicidio. É possibile vedere il film anche su RaiPlay, in streaming quando vuoi e in modo gratuito.
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