Omicidio Kercher, Rudy Guede verso la libertà: ecco il motivo

Rudy Guede lo studente ivoriano di 35 anni, unico condannato per l’omicidio della studentessa Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nel 2007 sta per tornare un uomo libero

E’ attesa in settimana la pronuncia del Giudice sull’istanza di scarcerazione presentata dall’avvocato dello studente. Tutti i dettagli.

Rudy Guede

Il 4 gennaio 2022 Rudy Guede, ivoriano naturalizzato italiano, 35 anni il prossimo 26 dicembre, unico condannato per l’omicidio della studentessa  inglese Meredith Kercher avvenuto a Perugia la notte del 1 novembre 2007, potrebbe tornare in libertà.

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Il giovane ivoriano, condannato a sedici anni per il delitto di Perugia, oltre ad un anno e sei mesi per furto e ricettazione, dopo aver trascorso in carcere gran parte della pena potrebbe usufruire di uno sconto.

Le motivazioni, spiega all’ANSA l’avvocato di Rudy Guede, Fabrizio Ballarini, sono legate a due motivi. Il primo la buona condotta complessiva dell’ivoriano in carcere, il secondo il conseguimento di due lauree duranta la detenzione.

La prima nel 2016 in lettere ad indirizzo storico, la seconda, nel 2019 in narrazione cinematografica. Questo fattore gli ha permesso poco prima del 2020 di essere assegnato ai servizi sociali di Viterbo, precisamente alla Caritas locale, per la quale presta una sorta di servizio civile. Oltre ad ottenere un primo sconto di pena di 100 giorni.

Rudy Guede torna in libertà

Visti tutti questi elementi positivi il legale di Guede ha presentato una istanza di scarcerazione. Se questa, come tutto fa pensare, dovesse essere accolta i vari benefici, sommati ai giorni di carcere scontati ad oggi, dal 4 gennaio 2022 renderebero lo studente un uomo libero.

Da segnalare che, qualora l’istanza fosse accolta, la libertà per l’unico condannato per il delitto arriverebbe da subito. Lo scorso 20 novembre, infatti, i giorni di detenzione, sottratti a quelli per buona condotta, sarebbero scaduti.

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Ricordiamo, infine, che per l’omicido della studentessa inglese, 21 anni al momento della morte, avvenuta come detto il 1 novembre 2007 in Via della Pergola a Perugia sono stati  condannati in primo grado, ma poi assolti con formula piena la studentessa americana Amanda Knox e lo studente italiano Raffaele Sollecito.

 

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