Rosa Visciano è stata una vittima di violenza: ha subito aggressioni e minacce da parte dell’uomo che avrebbe dovuto darle il suo amore. La sua è stata un’esperienza che, purtroppo, vivono troppe donne. Rosa è riuscita a trovare la forza di denunciare il marito ed è andata avanti, dando vita ad un progetto che aiuta le donne ed i minori vittime di violenza.
Rosa Visciano si è ritrovata a vivere un incubo che, purtroppo, vivono troppe donne: ha vissuto con un marito violento e ha subito le sue minacce ed aggressioni.
Rosa è riuscita a denunciare il suo compagno, guidata dall’amore che prova verso i figli, e ad andare avanti, dando vita al Gazebo Rosa Onlus: un’associazione che supporta le donne ed i minori vittime di violenza.
Rosa Visciano: il progetto del Gazebo Rosa per supportare le donne vittime di violenza
Rosa Visciano ha denunciato il marito nel 2001, per maltrattamenti e per violenza assistita sui figli, che indica la situazione in cui i minori si ritrovano ad assistere ad episodi di maltrattamenti tra gli adulti in particolare nell’ambito familiare e rischia di avere gravi effetti sulla loro psiche. Il marito di Rosa non è ancora stato giudicato, per via della decorrenza dei termini.
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Rosa Visciano si è aperta con Fanpage.it, raccontando la sua storia. Quando si è sposata era veramente felice: il marito sembrava un bravo ragazzo, bello e gentile. Una volta giunta alla sua prima gravidanza ha capito che “qualcosa non andava”: l’uomo non voleva che Rosa partorisse, forse per gelosia.
La coppia ha avuto due figli, una bambina ed una bambino. Rosa è arrivata poi alla terza gravidanza ed è stata costretta ad abortire. La donna ha raccontato di aver pensato di andare via dal marito ma, non sapendo come fare, è rimasta.
Il marito di Rosa l’ha costretta ad avere un aborto: “Se vuoi vedere i tuoi bambini mi devi seguire” le ha detto una mattina. Così Rosa si è ritrovata a vivere il momento più doloroso nella sua relazione. Ciò che l’ha ferita maggiormente è stato vedere il marito che in ospedale offriva dolci ai presenti, come se volesse festeggiare l’accaduto.
Rosa ha subito abusi per diversi anni, prima di trovare la forza di denunciare il marito. Dopo aver visto la figlia chiamare la polizia, ha capito che era arrivato il momento. Una volta tornata dalla sua famiglia, Rosa ha dato vita al suo progetto.
“Sono tornata nel mio Sud e ho avviato un progetto anti-violenza” ha raccontato la donna, diventata simbolo di coraggio e di rinascita. Il tutto è partito da un’officina di sartoria, che ha risvelato la sua fantasia. Così Rosa ha cominciato a dedicarsi al cucito e, col passare del tempo, altre donne si sono lasciate coinvolgere dal progetto.
Il Gazebo Rosa è un’associazione contro alla violenza di genere, con la quale Rosa offre assistenza a donne e minori. Grazie alle attività svolte, le donne vittime di violenza riescono a ritrovare “lo slancio per rimettersi in gioco”. Oggi l’associazione di Rosa è un vero e proprio punto di riferimento per le donne a Torre del Greco.
“Gazebo Rosa è quel figlio mai nato” ha affermato Rosa. La donna ha lanciato un appello verso le istituzioni italiane: anziché scoraggiare le donne a denunciare le aggressioni del proprio partner o non dare importanza alle loro parole, devono trovare dei modi per poterle realmente sostenere, riconoscendo il coraggio che serve alle vittime per parlare delle violenze subite.
Oggi pomeriggio Rosa verrà ospitata nel programma “Da noi a ruota libera”, in onda su Rai 1, dove parlerà della sua storia e del suo progetto.