Se n’è andato a 83 anni Vincenzo La Russa, fratello maggiore di Ignazio e Romano. Nato a Paternò, era un politico e avvocato civilista.
Vincenzo La Russa fratello maggiore di Ignazio (@Ignazio_LaRussa) e Romano è morto oggi 21 novembre, all’età di 83 anni. L’uomo viene ricordato per la sua intensa carriera da avvocato civilista ma soprattutto come un politico appartenente al partito DC. Non solo, La Russa era anche un giornalista e saggista, scrisse molte delle biografie di grandi politici: “Il ministro Scelba” (2002), “Amintore Fanfani” (2006), Giorgio Almirante. Da Mussolini a Fini” (2009).
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Chi era Vincenzo La Russa
Nato a Paternò in provincia di Catania, figlio di Antonino La Russa, senatore della Destra Nazionale con il Movimento Sociale Italiano. Dopo aver concluso gli studi superiori con il diploma al Liceo Classico, Vincenzo La Russa si trasferisce con i suoi genitori a Milano, dove si laurea in giurisprudenza presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
La Russa opera come avvocato civilista e amministrativista e si iscrive anche all’albo dei giornalisti come pubblicista. L’uomo inizia anche la carriera politica, passione trasmessa dal padre Antonio, diventando prima consigliere comunale e provinciale di Milano.
Proprio nel capoluogo lombardo, precisamente nel collegio della città di Rho, diviene senatore nella VIII Legislatura nel 1983, e successivamente si sposta nel collegio di Milano-Pavia sempre con la Democrazia Cristiana. Dopo lo scioglimento del partito aderisce al partito Centro Cristiano Democratico e con cui conquista la carica di senatore per Caltagirone-Paternò.
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Nel 1994 diventa uno dei consiglieri del Consiglio d’Europa di Strasburgo, di cui diventa vicepresidente, e dell’assemblea parlamentare dell’Unione Europea Occidentale, di Parigi. È stato anche presidente dell’Istituto Italo-Cinese, fondato da Vittorino Colombo e istituito con l’obiettivo di favorire per gli scambi economici e culturali, per poi cedere la carica a Cesare Romiti e Giulio Andreotti.