Antonio Ingroia, l’ex pm antimafia è diventato un avvocato e attivo politico, sul fronte penale ha collezionato una condanna ad un anno e dieci mesi per peculato.
L’avvocato è ritenuto colpevole di aver soggiornato in diversi alberghi di lusso e di aver pranzato facendosi pagare senza alcun titolo, da alcune società regionali delle quali era stato messo alla guida.
Il movimento politico fondato da Antonio Ingroia si intitolava “Rivoluzione Civile”, aveva lasciato la magistratura con un gesto eclatante, dopo l’indagine sulla Trattativa Stato-Mafia, durante le lezioni del 2013 il candidato premier ed ex procuratore aggiunto totalizzò il 2%.
Subito dopo passò ad Azione Civile senza avere alcuna fortuna, per poi candidarsi come sindaco del Comune di Campobello di Mazara, totalizzando il 18% contro il 66% del suo rivale Giuseppe Castiglione.
La Gup di Palermo Maria Cristina Sala aprì un nuovo fronte, il giudice ha accolto le tesi dell’accusa, subito dopo è stato stabilito che l’interdizione dei pubblici uffici richiede il risarcimento del danno, a favore della “vittima” e dell’ex collega.
L’imputato viene assolto dall’accusa in maniera più pesante, dove ha visto la liquidazione dell’indennità non dovuta per un intero anno.
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Antonio Ingroia, gli sequestrarono 150.000 euro, si è ritenuto soddisfatto a metà
Pierangelo Padova ed Enrico Bologna avevano chiesto 4 anni, l’avvocato fiancheggiato con i colleghi Enrico Sorgi e Mario Serio, il quale ha intentato una battaglia in appello.
Lo stesso avvocato dichiarò che dal 2012 si era trasferito a Roma, le spese di viaggio gli furono contestate con quelle di soggiorno, mentre l’indennità mensile ammontava a 3.000 euro.
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La disparità di trattamento era il motivo principale per il quale l’avvocato sta cercando di portare avanti la sua causa con tutti coloro che stanno cercando di affossarlo, l’avvocato accusa una disparità di trattamento dei suoi confronti.
Più volte è stato segnalato per la mala gestione di Sicilia e Servizi, le sue denunce alla Procura di Palermo purtroppo non hanno avuto alcun seguito, subito dopo è stato indagato per ben 4 volte, in tre mesi ha ottenuto l’archiviazione sulla richiesta della Procura la quale ha continuato a condannarlo anche nel caso in cui l’ipotesi fosse meno grave del previsto.