Ferdinando Carretta è stato l’autore dell’omicidio dei suoi genitori e del suo fratello minore verso la fine degli anni ’80. In seguito all’assassinio era riuscito a trasferirsi Londra ma, dopo anni, ha confessato il crimine e nel 1999 è stato processato: ecco come vive oggi.
Ferdinando Carretta ha raggiunto la notorietà per via della vicenda del caso Carretta: nel 1989, all’età di 27 anni, Ferdinando ha ucciso i suoi genitori e suo fratello minore.
Dopo aver commesso l’omicidio, è riuscito a trasferirsi a Londra fuggendo alle indagini degli agenti – che si erano concentrati su altre piste – per anni fino al momento in cui è stato lui stesso a confessare il crimine.
Ferdinando Carretta: “un atto di follia completa”
Ferdinando Carretta è nato a Parma nel 1962. Il padre, Giuseppe, era un capocontabile in una fabbrica di vetri mentre la madre, Marta, era una casalinga. Ferdinando aveva anche un fratello minore, Nicola, il quale era sieropositivo e stava cercando di disintossicarsi.
Ferdinando, pur non mostrandolo, sentiva un forte disagio dentro di sé: era un ragazzo timido e chiuso, molto sensibile. Sentiva di non ricevere le giuste attenzioni da parte dei suoi genitori, che invece si preoccupavano del fratello per via dei problemi che aveva con la droga.
Ferdinando, per questi motivi, ha deciso di uccidere la sua famiglia: ha sparato prima al padre, in seguito alla madre ed infine al fratello il 4 agosto del 1989, con una Walter calibro 6.35. La famiglia aveva in programma di partire il giorno successivo in camper.
Dopo l’assassinio, Ferdinando è partito per Londra. Le indagini della polizia non hanno portato a grandi risultati ed il caso è stato risolto per via di una confessione sconvolgente da parte dello stesso artefice. Nel 1998, Carretta ha rivelato di aver ucciso i genitori ed il fratello nel corso della trasmissione “Chi l’ha visto?”, definendo il suo gesto come “un atto di follia completa”.
Carretta è stato processato nel 1999 ma successivamente, giudicato incapace di intendere e di volere, è stato prosciolto dall’accusa di triplice omicidio e portato presso l’Ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere.
Ha ottenuto la semilibertà nel 2004 e, dopo due anni, Ferdinando è entrato in una comunità di recupero. Il caso Carretta è avvenuto prima dell’emissione della legge che vieta all’artefice dell’assassinio dei propri genitori di ricevere la loro eredità e, perciò, Ferdinando ha ottenuto 700 mila euro dopo una battaglia legale con le sue zie.
Nel 2009 è uscito dalla comunità di Forlì, restando in libertà vigilata e l’anno successivo ha venduto la casa di famiglia – avendo ereditato anche quella – per 200 mila euro. Ferdinando Carretta ha dichiarato di non voler tornare a Parma e di essere intenzionato a ricostruire la sua vita a Forlì. Carretta ha seguito un percorso di riabilitazione e i suoi piani per il futuro sono riuscire a farsi una famiglia e ad avere un lavoro stabile.