Addio nonna Peppina Fattori che il 26 novembre avrebbe compiuto 99 anni. La sua casetta di legno era stata dichiarata abutiva
Addio a Giuseppe Fattori da tutti conosciuta come nonna Peppina di San Martino di Fiastra, nel Maceratese, simbolo della resistenza del terremoto del Centro Italia del 2016.
La signora lo scorso febbraio aveva anche ricevuto dal Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella l’onoreficenza di Commendatore. Era diventata simbolo, a suo discapito, nel piccolo paesino nell’entroterra dov’era nata e cresciuta.
La sua casetta provissoria, paradossalmente, era stata dichiarata abusiva. Peppina non si è fatta sovraffare e con le figlie Agata e Gabriella ha portato avanti una lotta per non allontanarsi da un luogo “suo” che una calamità naturale aveva sfigurato in pochissimi istanti.
Sauro Scaficchia, il primo cittadino di San Martino di Fiastra, ha commentato dicendo che la sua morte è una perdita di una “donna tenace che ha lottato per rimanere nella nostra terra dopo il sisma”, si legge su cronachemaceratesi.it.
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Nonna Peppina Fattori, la vicenda
Prima di ricevere l’omaggio della Presidenza della Repubblica, l’anziana aveva avuto anche attenzione internazionale. Il UC Hastings Women’s Journal, la rivista dell’Hasting Collage in California, aveva pubblicato lo studio svolto sul diritto dei cittadini a rimanere nelle terre di origine che vengono colpite da eventi come terremoti o alluvioni.
Dopo il terremoto del 2016 aveva trovato rifugio a casa delle figlie ma voleva tornare dov’era nata. Così era stata costruita una casetta di legno sul terreno edificabile accanto a dove c’era la casa. Ma ecco poi la denuncia, lo sfratto e l’inizio dell’incubo.
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Nonostante il rispetto delle norma la struttura era stata edificata prima che arrivasse l’autorizzazione paesaggistica, un piccolo vizio che aveva provocato la valanga. Ma tra lotte, manifestazioni, ricorsi e controricorsi, dopo tre anni “il fatto non sussiste”, e nonna Peppina era tornata serena e felice.