Tony Esposito ricorda il “gemello” Karl Potter, straordinario musicista sul palco e amico nel privato: “Volevo andare a trovarlo”
Tony Esposito è uno dei più grandi percussionisti italiani. Il suo nome è legato a quello che all’epoca fu definito il Napolitan Power, quella ‘scuola’ tutta partenopea che trovovò in Pino Daniele la massima espressione.
Esposito ne ha fatte di torneè e dischi con l’autore di Napul’è insieme a tutta la band composta da Tullio De Piscopo, Joe Amoruso e James Senese.
A questi nomi va aggiunto quello di Karl Potter, il percussionista l’afroamericano classe 1950 e scomparso nel 2013 che come il gruppo napoletano erano alla continua ricerca di nuovi sound. Non a caso c’è anche la sua firma nell’album di Daniele del 1984 Bella ‘mbriana.
Prima ancora, con La banda del sole, Karl aveva partecipato a ogni progetto di Esposito fin dal suo arrivo in Italia nei primi anni Settanta.
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“Sono rimasto allibito, anche perché proprio giorni fa pensavo di andare a trovarlo“, così Tony Esposito aveva commentato la sua morte in un’intervista rilasciata ad articolo21.org in occasione della sua morte.
L’artista napoletano voleva coinvolgerlo in nuovi progetti ma purtroppo non ha fatto in tempo. L’ultima volta che hanno suonato insieme era nel 2012, l’anno prima della morte di Karl e Tony aveva visto molto dimagrito.
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Era il classico gigante buono che il diabete stava distruggendo. La morte della moglie anni prima e la lontananza dei figli adottivi aveva reso più cupa la sua esistenza e si era lasciato andare. Esposito aveva definito Karl il suo gemello perché nati nello stesso giorno, mese ed anno, così come Eugenio Finardi.