Cosa sapere su Cuori, la fiction in onda su Rai1: anticipazioni 16 novembre 2021, la storia vera del primo cuore artificiale.
“Miracoli” e “La scelta di Mosca”, questo il titolo dei due nuovi episodi della serie diretta da Riccardo Donna che si chiama “Cuori” e che va in onda su Raiuno. Stasera 16 novembre 2021, in prima serata, arrivano questi episodi della serie che sta stravolgendo gli ascolti della fiction televisiva italiana.
Lo share medio di questa serie è stato finora del 17-18%, con punte di oltre il 20% in una puntata, l’episodio dal titolo ‘Finché amore non ci separi’. Anche la media dei telespettatori è ben oltre i 3,5 milioni, numeri importanti in un’epoca in cui la fiction televisiva è messa a dura prova sia dalle piattaforme a pagamento come Netflix e Amazon Prime, sia dai reality e talent show di tutte le salse.
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Nel primo dei due episodi trasmessi oggi, Cesare Corvara, primario del reparto di cardiologia all’ospedale Le Molinette di Torino, importa dagli Usa una valvola artificiale che potrebbe salvare la vita di Rosa Paluan, un’aspirante ballerina affetta da una cardiopatia reumatica importante.
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No Spoiler, Cuori è una storia vera: il primo cuore artificiale in Italia
Questo articolo non vuole contenere spoiler, ma come noto Cuori è tratto da una storia vera, quella del cardiochirurgo Achille Mario Dogliotti, interpretato da Daniele Pecci, e del suo allievo Angelo Actis Dato, che invece è Matteo Martari. Molte vicende accadute sono state ovviamente romanzate, ma ancora oggi Dogliotti viene considerato un precursore di molti metodi cardiochirurgici in uso.
Nonostante la cura nella ricerca storica e nel dettaglio, la serie offre storie d’amore interessanti, il regista stesso ha ammesso di non aver frenato le emozioni per quanto riguarda la creazione di storie uniche nel loro genere. Però effettivamente quelli in cui è ambientata la serie furono anni importanti per quanto concerne la ricerca in ambito cardiochirurgico. In quegli anni, le scoperte nel campo della cardiochirugia erano messe a confronto con quelle per la conquista dello Spazio e l’Italia, grazie a Dogliotti e Actis Dato, eccelleva in questo ambito.
Nel 1967, ad esempio, venne presentata la registrazione del primo brevetto italiano per pompa a comando fluidico per circolazione sanguigna artificiale, ovvero il cuore artificiale. Che però non poté mai essere impiantato in Italia, contrariamente da quanto avvenne a Zurigo qualche mese dopo la scoperta.