Bimbo di 10 anni morto a Vetralla: fermato il padre che aveva il divieto di avvicinamento

A Vetralla un bimbo di 10 anni è stato trovato morto in casa, ad essere interrogato è il padre, Mirko Tomkow, che aveva un divieto di avvicinamento alla famiglia.

Con una ferita alla gola è stato ucciso Mattias, un bimbo di 10 anni nel pomeriggio del 16 novembre nel quariere Cura di Vetralla a Vetralla, nella provincia di Viterbo. Le prime accuse sono rivolte verso il padre, Mirko Tomkow, di origini polacche, che era ricoverato all’ospedale di Roma per aver contratto il Covid.

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Via Luzi, comune di Vetralla dove è morto il piccolo Mattias
Via Luzi, comune di Vetralla dove è morto il piccolo Mattias

L’uomo sarebbe fuggito dalla struttura ospedaliera romana per raggiungere la sua famiglia nonostante avesse un divieto di avvicinamento sia a suo figlio che alla sua ex compagna, emesso dal gip del Tribunale per un problema familiare. Anche la donna è stata ferita durante l’omicidio di Mattias, ma è in condizioni stabili.

Secondo le indagini sarebbe stato proprio il padre che ha ucciso suo figlio di 10 anni. L’allarme è stato dato per una perdita di gas nell’abitazione, ma quando sono accorsi i vigili del fuoco nella dimora si sono trovati davanti Mirko Tomkow. L’uomo si era chiuso in casa con il gas aperto minacciando di fare esplodere l’abitazione.

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Quando i soccorritori insieme alle forze dell’ordine sono riusciti ad entrare in casa hanno visto il piccolo Mattias con una profonda ferita alla gola e i genitori in stato confusionario. Sono ancora da accertare i moventi del gesto che abbia portato il 44enne di Vetralla a volere il bimbo morto.

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