Nino D’Angelo, il cantautore napoletano ha passato due anni chiuso in casa, la causa è stata proprio la depressione, grazie alla vicinanza della sua famiglia è riuscito ad uscire dal tunnel della depressione.
Sua moglie Annamaria non l’ha mollato un secondo da solo, il cantautore napoletano è stato ospite a Domenica In condotto da Mara Venier, ed ha raccontato uno dei suoi momenti più difficili della sua vita.
Per due anni è rimasto chiuso in casa a causa della depressione, durante questo periodo il cantautore ha avuto una crisi esistenziale, la conduttrice Mara Venier ha provato a dargli una mano in tutti i modi, ma non è riuscita nell’intento.
Il cantautore ha dichiarato di aver conosciuto la depressione, per circa 4 anni è rimasto fermo ed impassibile aspettando che la depressione andasse via. Il cantautore non aveva voglia di fare niente, la sua malattia è giunta proprio dopo aver perso i suoi genitori, ai quali era molto legato.
Il cantautore napoletano ha dichiarato che la depressione non lo faceva più ridere o sognare, era diventato una nullità, purtroppo questa sensazione non è possibile capirla, se non la si vive in prima persona.
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Nino D’Angelo, Mara Venier ha cercato di aiutarlo durante il suo periodo difficile
Il cantautore è riuscito ad uscire dal tunnel oscuro grazie alla sua famiglia, soprattutto sua moglie Annamaria non l’ha mollato da solo un secondo, mentre i suoi figli gli hanno dato la spinta necessaria a prendere in mano nuovamente le redini della sua vita.
Il cantautore ha dichiarato che una mattina si è svegliato ed ha visto che suo figlio era cresciuto, in questo modo si è detto che doveva vivere soprattutto per loro, nel frattempo lo studio ha apprezzato i sentimenti e il difficile momento gestito in maniera impeccabile dalla sua famiglia con tanti applausi incoraggiatori.
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Il cantautore ha passato un momento davvero difficile a causa della depressione, i suoi figli così come sua moglie gli sono stati accanto senza lasciarlo solo neanche un minuto.
Questa vicinanza della sua famiglia gli ha permesso di ricredere in sé stesso e soprattutto prendere nuovamente il pieno controllo della sua vita artistica e privata.