Clamorosa “trouvaille” dell’espositore fieristico Adriano Pedersoli: da un rigattiere ha trovato un acquerello apparentemente opera di Jean-Michel Basquiat.
A volte i mercatini dell’antiquariato e dell’usato possono regalare vere e proprie sorprese. Lo sa bene Adriano Pedersoli, uno degli espositori più noti della Fiera di Arezzo, sempre a caccia di “tesori” tra i numerosi pezzi in vetrina dal valore apparentemente insignificante. Recentemente è stato protagonista di una fortunata scoperta che potrebbe cambiargli la vita: nelle sue mani sarebbe finito un piccolo acquerello realizzato da Jean-Michel Basquiat, le cui opere valgono milioni di euro.
A raccontare l’incredibile storia è La Nazione. Pedersoli ha spiegato di essersi recato da un rigattiere di Arezzo, notando in un angolo un dipinto particolare in mezzo a tanti altri. Seguendo il suo istinto da veterano ha così deciso di acquistarlo: dai 40 euro di base, è alla fine riuscito a portarlo a casa con 30 euro. “Io vivo di queste cose – ha detto al giornale – mi alzo presto la mattina, vado a vedere gli altri banchi, giro”.
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Adriano Pedersoli sull’acquerello trovato: “Secondo me è un Basquiat”
Attualmente non si può escludere che sia semplicemente una copia fedele, ma secondo l’opinione del noto espositore si tratta proprio di un Basquiat. Come descritto su La Nazione, ci sono pure una sigla e una firma, oltre a dei timbri “scoloriti” simili a quelli che vengono apposti alle opere dopo che vengono identificate. “Il mio parere conta poco – ha comunque ammesso Pedersoli – ma finora gli esperti che conosco mi hanno detto tutti la stessa cosa”.
Basquiat è stato un writer e pittore statunitense nato negli anni Sessanta e morto a soli 28 anni a causa di un’overdose di eroina. Nonostante se ne sia andato così presto, è ritenuto uno dei maggiori esponenti del graffitismo americano. È stato un grande amico di Andy Wharol, con cui ha iniziato a collaborare negli anni Ottanta. Le opere di Basquiat sono caratterizzate da un tripudio di colori, parole, linee e segni messi insieme con una creativa follia.
Qualora Adriano Pedersoli volesse fare autenticare l’opera dovrebbe volare a New York, dove si trova la fondazione di Jean-Michel Basquiat. In alternativa potrebbe affidare la sua scoperta a una casa d’asta, che verificherebbe l’autore per poi eventualmente vendere l’acquerello al prezzo migliore. L’espositore non sa effettivamente a quanto potrebbe ammontare il suo valore. Per il momento si dice “contento di averlo trovato”.