Lorenzo Viotti, chi è il direttore d’orchestra: carriera e curiosità

Carriera e curiosità su Lorenzo Viotti, chi è il giovane e già celebre direttore d’orchestra nato a Losanna.

Svizzero, nato a Losanna nel 1990, Lorenzo Viotti è un giovane e affermato direttore d’orchestra svizzero, direttore musicale dell’Orchestra Gulbenkian, ma non solo. Infatti, il giovane direttore d’orchestra è stato designato dell’Orchestra Filarmonica dei Paesi Bassi, dell’Orchestra da camera dei Paesi Bassi e dell’Opera Nazionale neerlandese.

(Instagram)

Figlio d’arte, suo padre è il grande Marcello Viotti, chiare origini italiane, a fine ottobre 2021, ha fatto il suo esordio con l’Orchestra di Santa Cecilia. Lorenzo Viotti ha studiato pianoforte, canto e percussioni a Lione e nel 2015 ha raggiunto la consacrazione internazionale.

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Studente a Vienna del corso di direzione di Georg Mark, dopo aver suonato come percussionista con diverse orchestre, tra cui la Filarmonica di Vienna, in quell’anno – appena poco dopo aver completato gli studi – ha vinto il premio per giovani direttori al Festival di Salisburgo.

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Cosa sapere sul giovane direttore d’orchestra Lorenzo Viotti

Tre anni prima, aveva vinto il primo premio al Concorso internazionale di direzione d’orchestra di Cadaqués, mentre nel 2016 ha vinto il concorso di direzione dell’Orchestra sinfonica della radio di Lipsia, quindi è stato eletto “Newcomer of the Year” agli International Opera Awards 2017.

Una carriera immensa la sua, quindi, che ha ottenuto la direzione dell’Orchestra Gulbenkian per la prima volta nel 2017 e qualche mese dopo è diventato direttore musicale, con effetto dalla stagione 2018-2019. Il contratto ottenuto valeva 3 stagioni, quindi nel febbraio 2018 Viotti ha diretto per la prima volta l’Orchestra Filarmonica dei Paesi Bass.

Seguito sul suo profilo Instagram – molto attivo peraltro – da oltre 60mila follower, in un’intervista al Corriere della Sera ha parlato dell’importanza di innovare il mestiere del direttore d’orchestra: “La responsabilità di un direttore non è solo di fare un bel concerto. La qualità è importante, ma bisogna dare energia al pubblico”.

 

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